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Costruire un ponte tra la Terra e lo spazio: innovazioni tecnologiche per il progresso scientifico

Scritto da Federica di Leonardo il 30.11.2010

TECHBREAK è un’iniziativa nuova e lungimirante  guidata dalla Fondazione europea della scienza per identificare le aree tecnologiche delle quali il settore spaziale potrebbe beneficiare. Si muove al di là delle tecnologie spaziali per convogliare competenze da settori dove la tecnologia si evolve più velocemente, che vanno dalla fotonica alle nanotecnologie per l’energia, alla propulsione nucleare e alla robotica.

Le tecnologie innovative aprono nuovi campi di ricerca e danno agli scienziati nuovi strumenti. Ma attualmente le organizzazioni spaziali non possono essere a conoscenza degli sviluppi nei settori terrestri, che a loro volta non possono conoscere le esigenze del settore spaziale. TECHBREAK riunisce le comunità dello spazio e le comunità non-spaziali in una più stretta collaborazione, per rinforzare la tecnologia e per sostenere le future scoperte scientifiche.

Il dott. Alberto Tobias dall’Agenzia spaziale europea (ESA) ha commentato: “La comunità spaziale condivide la tecnologia spaziale e della base industriale con altri settori e l’innovazione aperta è la regola. Per alcuni ambiti la tecnologia avanza più rapidamente nei settori terrestri e se lo spazio entra in gioco, può diventare un utente importante. Mettendo assieme i due settori  si creano molti vantaggi: prodotti migliori e costi più bassi per lo spazio, e una maggiore innovazione per le industrie terrestri, sotto la spinta della ricerca spaziale ”

TECHBREAK risponde ad una richiesta da parte dell’ESA, in quanto l’Europa sta cercando innovazioni per lo spazio. Nel corso degli ultimi decenni, la ricerca spaziale ha avuto la tendenza ad essere cauta sull’utilizzo della tecnologia non ancora del tutto collaudata. La fattibilità e il livello di maturità sono criteri fondamentali di selezione delle missioni dell’ESA, che a volte porta le squadre a fare affidamento sulla graduale innovazione tecnologica nelle loro proposte di missione. In un settore in rapida evoluzione, l’ESA può ritrovare di fronte al fatto di trattare con tecnologia obsoleta, sacrificando la competitività e la leadership.

TECHBREAK combina una visione lungimirante delle scienze dello spazio con la visione lungimirante della tecnologia proveniente da aree non-spaziali. Si prevede di utilizzare una classificazione delle discipline non-spaziali sotto i grandi temi delle  ‘ Tecnologie chiave abilitanti’, che sono state individuate nel 2009 dalla Commissione europea, in quanto potrebbero essere le forze trainanti per futuri sviluppi europei.

Durante la conferenza di lancio, i partecipanti presenteranno le diverse problematiche, il loro lavoro, gli obiettivi e i limiti, e rifletteranno e risponderanno alle relative discussioni . I partecipanti al convegno tenteranno di abbinare le tecnologie abilitanti  spaziali  e non-spaziali, di identificare le lacune e di definire, se necessario, i contenuti di ulteriori laboratori specializzati a supporto di queste attività.

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