Uno strano pianeta gigante gassoso orbita attorno ad una stella simile al Sole a 1200 anni luce di distanza dalla Terra ed è il primo paineta mai osservato che è ricco di carbonio piuttosto che di ossigeno.
Le implicazioni sono grandi per la chimica planetaria, perché senza sufficiente ossigeno, le rocce comuni in tutto il pianeta sarebbero costituite da carbonio puro, in forme come i diamanti o grafite.
“Nella maggior parte dei pianeti, l’ossigeno è abbondante. Questo permette la formazione di rocce come il quarzo e la presenza di gas come l’anidride carbonica”, ha detto Joseph Harrington, uno dei ricercatori dello studio e professore presso l’Università Central Florida. “Con più carbonio che ossigeno, si otterrebbero rocce di carbonio puro, come il diamante o di grafite, e moltissimo gas metano”.
“Questo pianeta ci dice che ci sono molti altri mondi strani là fuori, al di là anche dell’immaginazione della gente che fa scienza”, ha aggiunto Nikku Madhusudhan del Massachusetts Institute of Technology (MIT), che è l’autore principale dello studio, comparso nel numero del 9 dicembre della rivista Nature.
Harrington e il suo team dell’UCF hanno condotto le osservazioni e analisi dei dati. Il team dell’UCF ha usato il NASA Spitzer Space Telescope per misurare la luce del pianeta, WASP-12b, quando è passato dietro la sua stella, una cosiddetta eclisse secondaria.
Madhusudhan ha effettuato l’analisi chimica dei dati provenienti da NASA Spitzer Space Telescopee, utilizzando i dati dell’UCF ed altri dati su diverse lunghezze d’onda infrarosse pubblicati in precedenza, ha paragonato il comportamento agli infrarossi dei gas per determinare la composizione dell’atmosfera del pianeta. I ricercatori sono stati sorpresi di trovare metano, un gas presente solo in tracce sulla Terra, perché in genere non esiste alle elevatissime temperature trovate su questo pianeta.
Il carbonio è un elemento chiave della vita, ma potrebbe esistere la vita se c’è troppo carbonio nell’ambiente? Il recente annuncio della NASA di un batterio che riesce a vivere in un ambiente saturo di arsenico velenoso (e comunque la portata della scoperta è da confermare nei suoi dettagli) è l’ennesimo esempio dell’incredibile adattabilità della vita.
“Non vorrei minimizzare dicendo che ogni pianeta freddo è un possibile rifugio per la vita, non importa quale sia la sua chimica”, ha detto Harrington.
E WASP-12b non è abbastanza freddo per la vita. E’ così vicino alla sua stella che il suo “anno” è di appena 26 ore, e le sue temperature diurne di circa 2500 gradi centrigradi lo rendono il secondo pianeta più caldo mai misurato. E’ anche il secondo pianeta più grande conosciuto, in quanto è oltre l’80 per cento più grande di Giove. Il pianeta è stato scoperto lo scorso anno da un consorzio del Regno Unito, il “Wide Angle Search for Planets”.