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Salvataggio di 11 elefanti intrappolati nel fango in Cambogia

Scritto da Leonardo Debbia il 10.04.2017

La conservazione della fauna selvatica in Cambogia ha rischiato un duro colpo, che per fortuna  non è andato a segno.

Il 24 marzo scorso, 11 elefanti asiatici (Elephas maximus), probabilmente alla ricerca di fresco e di acqua per dissetarsi, erano finiti intrappolati in un enorme cratere di fango, all’interno del Keo Seima Wildlife Sanctuary, nella Provincia di Mondulkiri.

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“Se non fosse intervenuta tutta la comunità della zona in aiuto alla Wildlife Conservation Society (WCS) per trarre in salvo questi animali, la brutta avventura per i tre pachidermi avrebbe avuto un drammatico epilogo”, sostiene Tan Setha, consulente tecnico della WCS per quest’area protetta.

“La mandria”- racconta Setha – “era composta da tre femmine adulte e otto individui giovani, di varie età, tra cui un maschio che aveva quasi raggiunto la maturità. Questi elefanti rappresentano una parte importante della popolazione di elefanti selvatici nativa del Keo Seima Wildlife Sanctuary e la loro perdita sarebbe stato un duro colpo inferto alla loro conservazione”.

Il cratere di fango in cui gli elefanti erano rimasti intrappolati è, in realtà, un cratere artificiale lasciato da una bomba durante la guerra del Vietnam, che gli agricoltori locali avevano ampliato per farne una riserva idrica.

Gli agricoltori stessi si sono accorti della disavventura in cui erano incappati gli animali e da loro è partito l’allarme per il Dipartimento dell’Ambiente che, a sua volta, ha allertato il WCS per le operazioni di salvataggio.

“Questo è un grande esempio di collaborazione di tutti coloro che si danno da fare in Cambogia

per la salvaguardia della fauna selvatica”, dichiara il dott. Ross Sinclair, direttore del WCS.

“Troppo spesso le storie che si raccontano sulla conservazione parlano di conflitti e di fallimenti, mentre questa storia, finalmente, è stata coronata dal successo, dovuto essenzialmente alla cooperazione. E’ simbolico il fatto che per tirare fuori dal fango l’ultimo elefante in un paio d’ore sia stata necessaria la mano di tutti, come se si fosse voluto esprimere tangibilmente il modo in cui si dovrebbe lavorare con pari sforzi, tutti insieme, per la conservazione”, aggiunge Sinclair.

La Wildlife Conservation Society è una fondazione statunitense sorta per la tutela della natura, in particolare per quanto riguarda le specie in via d’estinzione, della quale fanno parte circa 200 scienziati sparsi in 65 paesi.

Il Keo Seima Wildlife Sanctuary è un’area protetta della foresta Seima, nella Cambogia orientale, dove sono ospitate più di 60 specie animali in via di estinzione, sotto la tutela della WCS, ma considerata comunque un patrimonio internazionale, la cui realizzazione vede impegnate Agenzie di Stati Uniti, Francia, Norvegia, Giappone e Unione Europea.

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