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Gli esperimenti atomici di 50 anni fa ci raccontano la vita del muschio in Antartide

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 30.11.2011

1911. La spedizione di Roald Engelbregt Gravning Amundsen in Antartide

Cento anni fa, due squadre di esploratori facevano a gara per essere i primi a raggiungere il Polo Sud. Engelbregt Gravning Roald Amundsen raggiunse il Polo Sud il 14 dicembre 1911.

Trentatré giorni più tardi il 17 gennaio 1912 anche la Spedizione Terra Nova guidata da Robert Falcon Scott arrivò al Polo. Allo stesso tempo, in Antartide orientale, l’Australasian Antarctic Expedition guidata da Douglas Mawson stava cercando il Polo sud magnetico.

Durante le loro spedizioni Scott e Mawson hanno effettuato alcuni dei primi studi scientifici in Antartide. La spedizione di Scott trovò fossili di alberi del Gondwana dimostrando che l’Antartide era un tempo ricoperto da foreste lussureggianti.

Ancora oggi, tendiamo a pensare all’Antartide come l’ultima frontiera selvaggia incontaminata preservata dall’impatto umano. Tuttavia, nonostante la sua lontananza e vastità è colpita dai cambiamenti climatici causati dall’uomo.

Un articolo che apparirà nel numero di gennaio di Global Change Biology dimostra come le piante dominanti in Antartide sono state colpite dai cambiamenti climatici moderni. In alcune ‘oasi’ costiere che non hanno una copertura di ghiaccio permanente, crescono letti di muschio lussureggiante durante la breve stagione estiva da dicembre a febbraio con l’acqua dei ruscelli e dei laghi. Fino ad oggi, misurare il tasso di crescita stagionale del muschio è stato estremamente difficile e quindi è stato impossibile valutare l’impatto del cambiamento del clima.

Questa ricerca, condotta da un team di scienziati presso l’Università di Wollongong (UOW) e di fisici nucleari della Australian Nuclear Science and Technology Organisation (ANSTO), mostra come l’aumento della concentrazione di radiocarbonio in atmosfera derivante dai test delle armi nucleari effettuati per lo più alla fine degli anni 50 e 60, possono essere utilizzati per determinare con precisione l’età dei germogli di muschio in modo simile a come si fa con gli anelli degli alberi.

Il professor Sharon Robinson dell’Istituto UOW nella School of Biological Sciences ha detto che il team ha scoperto che la maggior parte delle piante erano in crescita già 50 anni fa, quando i test nucleari erano al loro apice. Alcuni dati suggeriscono che queste piante possono avere più di 100 anni.

‘La datazione effettuata con l’analisi del fusto del muschio ci permette di determinare i tassi di crescita di questi muschi (da 0,2 a 3,5 mm all’anno). Sorprendentemente, queste piante erano già in crescita durante l’età eroica dell’esplorazione antartica. In termini di età questi muschi sono effettivamente le foreste antiche dell’ Antartide, ma in miniatura “, ha detto il professor Robinson.

Sebbene si preveda che l’aumento della temperatura e delle precipitazioni nelle regioni polari dovuto ai cambiamenti climatici aumenti i tassi di crescita, gli scienziati hanno scoperto che in alcuni siti i tassi di crescita sono diminuiti dal 1980. Essi suggeriscono che questo probabilmente è dovuto all’essicazione del letto di muschio, che sembra essere causato da una maggiore velocità del vento sull’Antartide per conseguenza del buco dell’ozono.

A 100 anni dall’inizio della ricerca scientifica in Antartide, la contaminazione dell’atmosfera terrestre, con un aumento della radioattività a causa dei test nucleari ha portato alla datazione al radiocarbonio delle piante dell’antartico.

“Questo ha permesso agli scienziati di dimostrare che il cambiamento climatico ha reso il continente più arido della Terra un ambiente ancora più inospitale per la vita vegetale”, ha concluso il professor Robinson.

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