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Animali domestici e scelte difficili: cosa fare quando si ammalano gravemente?

Scritto da Elisa Corbi il 14.06.2013

Probabilmente la parte più difficile quando si possiede un animale domestico è prendere decisioni se il nostro amato compagno si ammala gravemente.
I ricercatori della Michigan State University stanno sviluppando un nuovo strumento per aiutare le persone a valutare la qualità di vita dei loro animali gravemente malati, un fattore chiave per prendere decisioni importanti.

Cane

In un nuovo studio pubblicato nel Journal of American Veterinary Medical Association, i ricercatori del MSU descrivono un meccanismo creato per aiutare i proprietari di animali domestici a monitorare la qualità della vita dei cani sottoposti a chemioterapia.
I veterinari possono utilizzare la loro formazione, l’esperienza e le conoscenze scientifiche per valutare oggettivamente le condizioni di vita di un animale in risposta al trattamento, ha detto l’autrice Maria Iliopoulou, veterinario MSU, ma i proprietari si basano sulle impressioni soggettive per quanto riguarda il benessere dei loro fedeli amici.

“I cani, ovviamente, non posso dirci come si sentono, a volte i proprietari degli animali domestici non possono conoscere i cambiamenti nel comportamento canino a cui dovrebbero prestare attenzione,” ha dichiarato Iliopoulou. “Con questo strumento, possiamo aiutare i proprietari a capire ciò che sta realmente accadendo con l’animale per migliorare il processo decisionale e facilitarlo in circostanze difficili.”

Per lo studio, i proprietari dei cani hanno compilato un questionario, su come l’animale si comportava in seguito alla diagnosi e su quali invece erano stati i comportamenti sei mesi prima. Nel frattempo, i veterinari hanno compilato schede più brevi in ​​base alle loro osservazioni.

“Abbiamo voluto vedere se il proprietario e il medico fossero d’accordo”, ha detto Iliopoulou. “Il proprietario conosce l’animale, e il veterinario conosce la scienza”.

Come si è scoperto le risposte alle domande da parte dei proprietari e dei veterinari sono state abbastanza compatibili. Il questionario è stato dunque un modo utile per trovare un terreno comune per le decisioni di trattamento.

Con 29 partecipanti, tutti al MSU Animal Cancer Care Clinic, è difficile trarre conclusioni generali relativamente basate su un piccolo studio pilota. Eppure, Iliopoulou afferma che i risultati sono stati abbastanza significativi e che si sta progettando uno nuovo studio con centinaia di cani e proprietari. E spera inoltre che il sondaggio possa eventualmente essere adattato per animali con altre malattie.

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