A pochi chilometri da Roma, nel parco regionale Valle del Treja, sorge Calcata vecchia, un incantevole borgo medievale arroccato su una montagna di tufo.
Il borgo si trova nella provincia Viterbese. È grande solo 7,67 km² ed ospita circa 913 abitanti. I padroni indiscussi sono i gatti che vivono serenamente sonnecchiando sui davanzali delle finestre e sui terrazzini assolati delle piccole abitazioni in pietra.
Calcata vecchia è un luogo mistico, quasi magico. Una volta varcata la porta d’ingresso, passando sotto il ponte, si viene trasportati in una dimensione quasi surreale. Gli stretti vicoli si affacciano su un’ammaliante valle verde ed il silenzio e interrotto solo dal fruscio dell’acqua del fiume Treja, che vi scorre proprio sotto.
Conosciuto sin dal passato come il borgo degli artisti, ospita artigiani, pittori, attori, che vivono al meglio la loro arte grazie alla tranquillità del luogo. Intorno agli anni ’60 fu abbandonata dai residenti, trasferitisi nel vicino centro di Calcata nuova, ma nello stesso periodo, la tendenza a fuggire dalle città e la ricerca di nuove frontiere d’ispirazione artistico-espressive contribuirono al ripopolamento e alla rinascita di questo borgo, rimasto praticamente immutato nella sua struttura medioevale.
Oggi deliziosa meta turistica, seppur poco conosciuta, offre la possibilità di trascorrere alcune ore di assoluta tranquillità. Durante la settimana il borgo sembra quasi deserto, ma nei fine settimana si popola grazie anche all’apertura dei deliziosi ristorantini, alcuni dei quali molto panoramici.
Dal paese si può accedere a diversi percorsi naturalistici, che attraversano il Parco regionale Valle del Treja. Risalendo lungo il fiume, a piedi o a cavallo, si arriva fino alle piccole cascate formate dal fiume Treja, come quelle del Monte Gelato, tra Mazzano Romano e Calcata.
Il borgo ospita, inoltre, l’Opera Bosco Museo di Arte nella Natura, un Museo-laboratorio sperimentale all’aperto di arte contemporanea di competenza della Regione Lazio. Si tratta di un itinerario di arte contemporanea all’aperto, che si estende su due ettari di bosco nella forra della Valle del Treja. Un percorso di opere d’arte che coniuga arte ed ecologia, realizzando le opere con tecniche naturalistiche e con gli stessi materiali naturali del bosco. Le opere vivono quindi in simbiosi con l’ambiente che le fa materia.
Un sistema integrato fra opere d’arte e natura, dove bosco, natura e opere interagiscono formando un’unica grande opera complessiva. Questo Museo nasce dall’esigenza degli artisti che lo realizzano di relazionarsi con la natura, di immergersi in essa. Tale museo per la sua peculiarità è stato premiato con Menzione Speciale nell’ambito del Premio Paesaggio del Consiglio d’Europa 2011.