Un’attivista ambientale e suo figlio di 10 anni sono stati uccisi nell’atroce guerra della droga che affligge il Messico da ormai molti anni. Juventina Villa Mojica ha tentato di proteggere le foreste messicane dalla mano spietata dei trafficanti di droga, ma è stata uccisa insieme a suo figlio di 10 anni nonostante si trovassero sotto la protezione della polizia. L’omicidio sarebbe avvenuto mercoledì.
Circa 30 uomini armati hanno intercettato il convoglio della polizia nelle colline ricche di minerali dello stato meridionale di Guerrero. Suo figlio, Rey, è morto nell’agguato mentre sua figlia di 7 anni è sopravvissuta.
La morte dell’attivista segue quella di almeno altri 15 attivisti locali, tra cui il marito di Juventina, ucciso lo scorso anno.
I trafficanti di droga vogliono deforestare le foreste vergini del sud del Messico per far vendere il prezioso legname ricavato dal taglio illegale e per far spazio alle piantagioni marijuana e altre colture che possono essere utilizzate per la produzione di sostanze stupefacenti.
“Stanno uccidendo queste persone perché cercano di difendere le foreste”, ha detto Manuel Olivares, un responsabile della rete di organizzazioni per i diritti umani dello stato di Guerrero.
Juventina Villa Mojica, che aveva circa 50 anni, e altri attivisti erano stati recentemente in contatto costante con il governo dello stato, per avere protezione e la possibilità di tornare nelle terre che avevano abbandonato per paura. Sarebbero dovuti tornare proprio mercoledì. il giorno in cui i narcos hanno deciso di colpire.
Ben 30 agenti della polizia di Stato erano stati schierati per proteggere la comunità di Villa, e un convoglio di 10 agenti la accompagnava. Non è chiaro se la polizia abbia tentato una resistenza. Fatto sta che nessuno degli agenti che accompagnavano Juventina Villa Mojica e i suoi due figli sono stati stati segnalati morti o feriti.
I residenti lamentano frequenti incursioni da parte della polizia e dell’esercito, che sostengono che la regione è un rifugio per gruppi di sinistra che si oppongono al governo messicano. E intanto le persone continuano a morire, insieme alla natura incontaminata delle foreste vergini.