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Grecia: 48 ore di sciopero contro la manovra anti-default

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 19.10.2011

Fonte Wikipedia

Uno sciopero di 48 ore è in corso in Grecia. Lo sciopero è stato preceduto da altri eventi di protesta nelle piazze di molte città, a cui la polizia ha risposto con l’uso massiccio di lacrimogeni.

La Grecia si prepara a votare la prossima manovra per evitare il default che la porterebbe fuori dall’Europa.

La manovra prevede licenziamenti, tagli agli stipendi e un aumento delle tasse.

Lo sciopero generale questa volta riguarda traversalmente ogni settore dell’economia, sia pubblico che privato. Gli uffici governativi, le aziende, le piccole attività commerciali, saranno chiusi nella giornata di oggi e domani. Tutti i mezzi di trasporto, aerei, autobus, treni e taxi non saranno operativi.

“Stiamo lanciando un messaggio pesante al governo e la sistema politico”, ha detto Costas Tsikrikas, il capo dell’unione dei lavoratori pubblici.

Centinaia di lavoratori portuali si sono riuniti presso il porto principale del Pireo, mentre centinaia di guardie carcerarie hanno manifestato davanti al ministero della giustizia.

Più di 3000 poliziotti sono stati impiegati per la sicurezza nella capitale. Alcuni ragazzi hanno attaccato una barricata d’acciaio costringendo i poliziotti a sparare lacrimogeni.

Le misure economiche devono essere votate oggi e domani. Il Primo Ministro ha una larga maggioranza, ma alcuni dei suoi hanno già detto che non voteranno questa manovra.

I mercati obbligazionari hanno messo fuori gioco la Grecia perchè molti operatori ormai non credono più che possa rimettere in sesto le proprie finanze senza un default controllato sul debito.

L’UE e il Fondo Monerario Internazionale hanno intensificato gli aiuti a cavallo dell’estate con due pacchetti di salvataggio, ma il secondo non è stato ancora finalizzato.

Se i finanziamenti non sarano erogati la Grecia non saprà come affrontare i propri pagamenti di novembre.

Si teme che il possibile fallimento della Grecia possa influenzare i paesi più deboli dell’unione. Ed è per questo che i leader europei riuniti questo fine settimana hanno preparato un piano per proteggere l’Europa dall’eventuale default.

Le misure potrebbero includere la salvaguardia delle banche esposte al debito greco e l’ampliamento del fondo di salvataggio della zona euro. In cambio, si chiedono “lacrime e sangue” al governo greco. Ma lo sciopero generale di due giorni non lascia presagire nulla di buono.

 

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