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Riciclo apparecchiature elettriche ed elettroniche: un circolo virtuoso, ma in calo

1.200.000 tonnellate di anidride carbonica e 134.000.000 kWh di energia elettrica risparmiate. Sono questi i dati per l'anno 2012 di Ecodom che si occupa di smaltire frogoriferi, lavastoviglie e lavatrici e apparecchiature elettriche

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 16.01.2013

Quanto è importante disfarsi dei rifiuti eletronici in maniera corretta? Molto, in termini economici e ambientali. Lo dimostrano i dati di Ecodom,  il Consorzio Italiano per il Recupero e il Riciclaggio degli Elettrodomestici, che si occupa dei rifiuti chiamati RAEE(Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) che, se ben smaltiti, fanno risparmiare energia elettrica e produzione di anidride carbonica al nostro Paese.

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1.200.000 tonnellate di anidride carbonica e 134.000.000 kWh di energia elettrica risparmiate. Sono questi i dati per l’anno 2012 di Ecodom che si occupa di smaltire frogoriferi, lavastoviglie e lavatrici e apparecchiature elettriche. Attraverso uno speciale impianto di smaltimento, le appreccchiature elettriche correttamente smaltite, vengono smontate nei loro componenti che così possono essere riutilizzati. UN bel risparmio indubbiamente.

Per intenderci quest’anno da 71.800 tonnellate tra frigoriferi, condizionatori, scalda-acqua, lavatrici, lavastoviglie, forni e cappe (i cosiddetti RAEE, Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), sono stati ricavati 46.468 tonnellate di ferro, 1.722 tonnellate di alluminio, 1.328 tonnellate di rame e 5.892 tonnellate di plastica. E parliamo solo del 30% di tutti i RAEE trattati in Italia.

In testa alla graduatoria delle regioni più virtuose in base ai RAEE gestiti da Ecodom, si è confermata, anche nel 2012, la Lombardia (con 12.250 tonnellate di RAEE trattati, pari a 22.195.000 kWh di energia risparmiata e 203.000 tonnellate di CO2 non immesse nell’atmosfera); seguita dal Veneto (con 7.323 tonnellate di RAEE gestiti, pari a 13.339.000 kWh di energia risparmiata e 122.000 tonnellate di CO2 non immesse nell’atmosfera) e dalla Sicilia (con 6.967 tonnellate di RAEE, pari a 12.286.000 kWh di energia risparmiata e 110.900 tonnellate di CO2 non immesse nell’atmosfera).

Nonostante la procedura sia indubbiamente virtuosa il 2012 ha registrato un calo del 17% dei rifiuti trattati: nello specifico Ecodom ha trattato 36.000 tonnellate del Raggruppamento R1 (frigoriferi e condizionatori), con una diminuzione del 15% rispetto al 2011; e 35.800 tonnellate del Raggruppamento R2 (altri grandi bianchi), con un calo di ben il 20% sul 2011. Sia per R1 che per R2, nel 2012 il rapporto tra i RAEE raccolti e quelli generati è diminuito in modo rilevante.

 “La diminuzione delle quantità di RAEE gestite dal Consorzio – afferma Giorgio Arienti, Direttore Generale di Ecodom – deriva in parte dal calo dei volumi di vendita di nuove apparecchiature, che ha portato come conseguenza anche una flessione dei RAEE generati, ma soprattutto dall’accentuarsi del fenomeno del ‘cherry picking’: infatti, a causa del protrarsi della crisi economica e dell’elevato valore delle materie prime, si è aggravata la sottrazione dei RAEE più ‘pregiati’ da parte di soggetti diversi dai Sistemi Collettivi istituiti dai Produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche; esiste un rischio molto elevato che questi soggetti, che in alcuni casi non sono neppure autorizzati alla gestione dei RAEE, effettuino il trattamento di questi rifiuti in modo ambientalmente non corretto”.

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