I cinque Conti Energia che il settore fotovoltaico italiano ha visto susseguirsi negli ultimi sette anni sono lo strumento attraverso il quale bilanciare il meccanismo di incentivazione che premia la produzione di energia elettrica da fonte solare. Questi decreti hanno equilibrato la variazioni che tipicamente subiscono aspetti come il prezzo dei materiali e la domanda d’energia. Parte del dibattito nato intorno all’entità della riduzione delle tariffe riguarda la ripercussione degli incentivi pubblici sulle bollette dei cittadini, dove compare il contributo all’energia verde.
Anche il mercato delle rinnovabili tedesco è regolato dal sistema incentivante nazionale, la Germania è uno dei paesi leader del settore fotovoltaico.
Gli operatori responsabili dell’amministrazione dei fondi destinati all’energia pulita 50Hertz, Amprion, Tennet e Transnet, hanno comunicato che nel 2013 la tassa sulle energie rinnovabili aumenterà del 47%, passando da 3,592 a 5,277 centesimi di euro per chilowattora. Questo si tradurrà in 60 euro in più per una famiglia media che consuma circa 3500 chilowattora annui. Ciò che ha pesato maggiormente sull’aumento è stato il boom di eolico e fotovoltaico.
Il ministro dell’ambiente tedesco, Altmeier, si è difeso dalle critiche dichiarando che la svolta energetica in corso nel paese, che prevede l’abbandono del nucleare entro il 2022, non può essere a costo zero.