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Allergia ad alimenti e cosmetici: la colpa è spesso delle spezie

La reazione allergica può essere provocata dall’inalazione, dalla assunzione o dal semplice contatto con la spezia. I sintomi variano da starnuti lievi fino al cosiddetto shock anafilattico, una grave reazione allergica a rapida comparsa che può arrivare a causare la morte

Scritto da Camilla Di Barbora il 09.11.2012

L’allergia alle spezie colpisce tanto gli amanti della buona cucina quanto chi usa cosmetici. La sensibilità di alcune persone a queste sostanze largamente impiegate per condire e conservare i cibi, rende loro insopportabili o impossibili attività gradevoli come il cenare fuori casa, il truccarsi, il respirare il profumo dei dolci delle pasticcerie o il comprare gli alimenti presenti sugli scaffali dei negozi. Secondo gli esperti riunitisi dall’8 al 13 novembre 2012 all’incontro annuale dell’American College of Allergy, Asthma and Immunology (ACAAI) ad Anaheim, in California, è allergico alle spezie il 2-3 per cento della popolazione mondiale, ma il problema è sottodiagnosticato, soprattutto per la mancanza di test cutanei allergici o esami del sangue affidabili.

La reazione allergica può essere provocata dall’inalazione, dall’assunzione o dal semplice contatto con la spezia. I sintomi variano da starnuti lievi fino al cosiddetto shock anafilattico, una grave reazione allergica a rapida comparsa che può arrivare a causare la morte. Secondo Sami Bahna, allergologo ed ex presidente dell’ACAAI, le persone che accusano molteplici episodi di allergia ad alimenti non collegati tra loro, o che hanno reazioni allergiche a specifici alimenti solo quando consumati fuori casa o se di origine industriale, ma mai se vengono preparati tra le mura domestiche, dovrebbero prendere in considerazione la possibilità di essere ipersensibili alle spezie.

Sebbene siano presenti nella composizione di alimenti e di prodotti cosmetici e per l’igiene orale, le spezie negli Stati Uniti non sono indicate sulle etichette e ciò le rende allergeni molto difficili da identificare o evitare. “L’allergia alle spezie è piuttosto rara, ma dato il loro crescente impiego nella dieta americana e nell’industria cosmetica, ci aspettiamo che sempre più americani la sviluppino”, riferisce Bahna. 

Le donne, dato il largo impiego di spezie nei cosmetici, sono più esposte al rischio di sviluppare l’allergia. Trucchi, olii per il corpo, dentifrici e profumi possono includere una o più spezie. I prodotti che contengono polline di betulla o artemisia (pianta officinale usata nella medicina tradizionale orientale per le sue proprietà antinfiammatorie), per esempio, sono tra quelli che scatenano più di frequente allergie. Tra le spezie comuni, invece, innescano reazioni allergiche soprattutto cannella e aglio, ma la suscettibilità varia dal pepe nero fino alla vaniglia. 

“Bollire, arrostire, friggere e sottoporre a qualsiasi altra forma di riscaldamento le spezie può ridurre gli agenti allergizzanti, ma a seconda della spezia considerata può anche aumentarli”, afferma Bahna. Proprio perché si tratta di una allergia complessa, gli allergologi spesso raccomandano un trattamento che prevede la rigorosa abolizione di queste sostanze dalla dieta e dalle abitudini quotidiane. I pazienti allergici alle spezie, infatti, spesso devono ricorrere a misure drastiche per evitare l’allergene, con effetti gravi sulla dieta e sullo stile di vita.

Bahna suggerisce di fare attenzione alle diciture ingannevoli: chi è allergico a una sola spezia, infatti, potrebbe essere suscettibile alle miscele di spezie presenti in commercio (che possono contenere da 3 fino a 18 sostanze diverse). Per esempio, la polvere delle cinque spezie (Five-Spice blend) può arrivare ad avere sette spezie, mentre il Pimento (Allspice) ne contiene una sola. Tra l’altro, è bene ricordare che miscele con nomi simili o identici non hanno necessariamente uguali ingredienti e che esistono diversi tipi di curry, ciascuno frutto di un mix di spezie differenti.

 

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