Secondo una nuova ricerca condotta dagli scienziati dell’Arizona State University, l’abilità e la costanza nel monitoraggio di una dieta, possono migliorare con l’utilizzo della tecnologia smartphone. Lo studio, pubblicato sul Journal of Nutrition Education and Behavior, è stato guidato dai ricercatori Christopher Wharton, Carol Johnston, Barbara Cunningham e Danielle Sterner presso la ASU’s School of Nutrition and Health Promotion.
L’uso degli smartphone ha trasformato radicalmente le nostre abitudini. Secondo il Pew Internet Project, più della metà degli americani adulti ne possiede uno e quasi un terzo di loro “non può immaginare di vivere” senza il dispositivo. La rapida evoluzione delle applicazioni ha cambiato il nostro modo di socializzare, effettuare transazioni bancarie e anche di tenere sotto controllo l’alimentazione.
I ricercatori hanno testato l’efficacia di una popolare app per perdere peso chiamata “Lose It”, confrontandola con altri sistemi utili a mantenere un diario alimentare allo scopo di dimagrire come la app degli appunti oppure l’utilizzo di carta e penna.
Quarantasette partecipanti sono stati divisi in modo casuale in tre gruppi, e per simulare l’uso reale dell’ applicazione, il gruppo “Lose It” non ha ricevuto alcuna consulenza alimentare, mentre i gruppi che utilizzavano la app degli appunti e il tradizionale metodo di carta e penna hanno ricevuto sessioni di nutrizione e un promemoria settimanale sul mangiare sano.
Dai risultati dello studio è emerso è che chi usava l’app specifica ha tenuto costantemente traccia delle proprie abitudini alimentari. “Anche se non è stata evidenziata una differenza rilevante nella perdita di peso tra i tre gruppi, i partecipanti che hanno utilizzato l’applicazione o la funzione memo dello smartphone hanno inserito in modo continuo i giorni completi di dati dietetici rispetto al gruppo che usava carta e penna e si sono ritirati dallo studio in numero minore”, afferma Christopher Wharton, autore principale del lavoro. “E’ possibile che la tecnologia delle app offra un metodo meno oneroso di monitoraggio dei dati rispetto agli strumenti tradizionali”.
Poca ricerca esiste sui benefici delle applicazioni orientati sulla salute dell’utente e sul fatto che la tecnologia smartphone possa offrire una piattaforma superiore per il monitoraggio e la raccolta di dati relativi al benessere. “Speriamo che questo studio porterà a future ricerche su applicazioni che includono un feedback, non solo in termini di calorie, ma anche in termini di qualità complessiva”, osserva il dottor Wharton. “Ci auguriamo, inoltre, che la continua ricerca migliorerà la scelta delle applicazioni sull’alimentazione per gli utenti smartphone, soprattutto per quelle app che si concentrano sul monitoraggio della dieta”.