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Elevato tasso metabolico induce invecchiamento precoce

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 28.04.2011

Colazione abbondanteUn recente studio pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism (JCEM)  ha trovato che alti tassi metabolici permettono di predire una precoce mortalità naturale, che indica che il consumo di maggiore energia può accelerare l’invecchiamento negli esseri umani.

Un maggiore utilizzo di energia è già associato ad una più breve durata della vita negli animali, ma un’evidenza per questa associazione negli esseri umani non era ancora chiara. Per verificare se un tasso metabolico più elevato è associato con l’invecchiamento negli esseri umani, questo studio ha esaminato se la spesa di energia, misurata in una camera metabolica per 24 ore e durante il riposo, possa predire la mortalità naturale.

“Abbiamo trovato che un più alto tasso di metabolismo endogeno, che è la quantità di energia che il corpo usa per le funzioni normali del corpo, è un fattore di rischio per la mortalità precoce”, ha detto Reiner Jumpertz, del National Institute of Diabetes and Digestive and Kidney Diseases a Phoenix, in Arizona, e autore principale dello studio. “Questo aumento del tasso metabolico può portare prima a danni negli organi (in pratica un invecchiamento accelerato) a causa dell’accumulo di sostanze tossiche prodotte con l’aumento del consumo di energia.”

“E’ importante notare che questi dati non si applicano al dispendio energetico da esercizio fisico”, ha aggiunto Jumpertz. “Questa attività ha chiaramente effetti benefici sulla salute umana”.

In questo studio, i ricercatori hanno valutato 652 volontari sani, non diabetici della tribù indiana Pima. E’ stato misurato il consumo di energia per ventiquattro ore (24EE) in 508 individui, il tasso metabolico a riposo (RMR) è stato misurato in 384 persone e 240 sono stati sottoposti a entrambe le misure in giorni distinti. I dati per 24EE sono stati raccolti in una camera respiratoria tra il 1985 e il 2006 con un follow-up di 11,1 anni. L’RMR è stata valutata utilizzando un sistema a circuito aperto con cappuccio respiratorio tra il 1982 e il 2006 con un follow-up di 15,4 anni.

Durante il periodo di studio, 27 partecipanti allo studio sono morti per cause naturali. I ricercatori hanno trovato che come la spesa energetica aumentava, c’era anche un aumento del rischio per mortalità naturale.

“I risultati di questo studio potrebbero aiutarci a comprendere alcuni dei meccanismi alla base dell’invecchiamento umano e indicare perché la riduzione del tasso metabolico, per esempio mediante diete a basso contenuto calorico, sembrano essere di beneficio per la salute umana”, ha detto Jumpertz.

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