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Morti per attacchi cardiaci dimezzati nell’ultimo decennio

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 28.01.2012

CuoreIl tasso di mortalità da infarto  in Inghilterra si è dimezzato negli ultimi dieci anni secondo una ricerca pubblicata oggi su bmj.com.
Inoltre gli infarti che ci sono stati, oltre ad essere diminuiti nel numero, sono stati meno gravi.

Le ragioni del declino della mortalità in Inghilterra non sono ancora noti. I ricercatori dell’Università hanno cercato di identificare le possibili cause di questa riduzione.

Utilizzando i dati di mortalità dell’ospedale nazionale, hanno osservato 840.175 uomini e donne in Inghilterra che aveva avuto un totale di 861.134 attacchi di cuore tra il 2002 e il 2010. Nel complesso, il tasso di morte per attacchi di cuore è diminuito del 50% negli uomini e del 53% nelle donne.

I ricercatori hanno analizzato quanto il declino del tasso di mortalità dipendesse da una diminuzione  di nuovi attacchi di cuore o quanto fosse il risultato di un miglioramento della sopravvivenza dopo l’infarto. Hanno concluso che poco più della metà del calo della mortalità totale può essere attribuito a una diminuzione del numero di attacchi di cuore  e poco meno della metà del calo del tasso di mortalità al recupero dopo l’infarto.

Il calo sostanziale del tasso di insorgenza di attacchi di cuore riflette l’impatto della prevenzione primaria e secondaria attraverso cambiamenti positivi nella salute della popolazione rispetto ai fattori di rischio cardiovascolare, dicono i ricercatori, mentre i miglioramenti nei tassi di morte dopo il ricovero ospedaliero dipendono probabilmente dai miglioramenti nella cura del Servizio Sanitario Nazionale negli ultimi anni.

Il 61% delle persone che hanno sperimentato attacchi di cuore sono stati gli uomini, il 36% dei casi di infarto sono stati fatali e il 73% si è verificato in coloro che avevano dai 65 anni in su. Su 311.419 attacchi cardiaci mortali, il 70% sono state morti improvvise che si sono verificate senza un ricovero in ospedale.

I fattori all’origine della diminuzione della mortalità per infarto variavano in base all’età, al sesso e all’area geografica. Il più grande calo è stato osservato tra i soggetti di mezza età, mentre i più piccoli cali sono stati visti per i gruppi di età più giovani e più anziani, sia uomini e donne. Tassi crescenti di obesità e diabete possono contribuire a spiegare la mancanza di miglioramento del verificarsi degli attacchi di cuore nel gruppo di età più giovane.

Gli autori dicono che sono necessarie ulteriori ricerche per acquisire una più chiara comprensione degli elementi specifici di prevenzione e cura che hanno contribuito al calo dei tassi di mortalità.

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