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Esercizio fisico e dieta salutare allungano la vita delle anziane

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 31.05.2012

Secondo una ricerca pubblicata sul  Journal of Geriatrics Society le donne sui settanta anni che mangiano frutta e verdura e fanno attività fisica hanno una maggiore aspettativa di vita.

I ricercatori della University of Michigan e della Johns Hopkins University hanno studiato 713 donne di età compresa tra i 70 ed i 79 anni che hanno preso parte ad uno studio sulla qualità dell’invecchiamento delle donne . Questo studio è stato progettato per valutare le cause di disabilità fisica nelle donne anziane.

“Un certo numero di studi hanno misurato l’impatto positivo dell’esercizio fisico e di un’alimentazione sana sulla speranza di vita, ma ciò che rende unico questo studio è che abbiamo preso in considerazione questi due fattori insieme”, spiega l’autore principale, il dottor Emily Nicklett, della University of Michigan School of Social Work.

I ricercatori hanno trovato che le donne che erano fisicamente più attive e hanno avuto il più alto consumo di frutta e verdura avevano otto volte più probabilità di sopravvivere a cinque anni di follow-up rispetto alle donne con valori più bassi.

Per stimare la quantità di frutta e verdura che le donne mangiavano, i ricercatori hanno misurato i livelli nel sangue di carotenoidi, pigmenti vegetali benefici che il corpo trasforma in antiossidanti, come il beta-carotene. Più sono la frutta e le verdure consumate, più alti sono i livelli di carotenoidi nel sangue.

L’attività fisica dei partecipanti allo studio è stata misurata attraverso un questionario che ha chiesto la quantità di tempo trascorso nei vari livelli di attività fisica, che sono stati poi convertiti nel numero di calorie consumate.

Le donne sono poi state seguite per stabilire i legami tra sana alimentazione, esercizio fisico e tassi di sopravvivenza.

Dalla ricerca risulta che più della metà delle 713 partecipanti (53%) non ha fatto alcun esercizio, il 21% era moderatamente attivo, e il restante 26% era nel gruppo più attivo dall’inizio dello studio.
Durante i cinque anni di follow up, l’11,5% delle partecipanti sono morte. I livelli sierici di carotenoidi sono stati il 12% più alti nelle donne che sono sopravvissute e il totale dell’attività fisica era più che doppio.
Le donne nel gruppo più attivo fisicamente avevano per il  71% un tasso di mortalità dopo i 5 anni più basso rispetto alle donne del gruppo meno attivo.
Le donne nel gruppo dei carotenoidi più alti  avevano per il 46% un tasso di mortalità ai 5 anni più basso rispetto alle donne con i valori di carotenoidi più bassi.
Quando presi insieme, i livelli di attività fisica e i carotenoidi totali presumono una  migliore sopravvivenza.
“Visto il successo nella disassuefazione dal fumo, è probabile che il mantenimento di una dieta sana ed elevati livelli di attività fisica saranno i più forti predittori di salute e longevità. Programmi e politiche per promuovere la longevità dovrebbero comprendere interventi volti a migliorare la nutrizione e l’attività fisica negli anziani adulti “, ha detto il dottor Nicklett.

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  • Ruggiero scrive:

    E’ proprio vero, l’attività fisica è un ottimo mezzo per rallentare e rendere meno problematico il processo di invecchiamento.
    Un moderato allenamento, protratto per tutta l’esistenza della persona e mirato a determinate situazioni, può ritardare di parecchi anni l’insorgenza di problemi causati dal processo di invecchiamento.