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In Usa gran parte dei tumori al colon-retto possono essere evitati

Scritto da Federica di Leonardo il 02.03.2011

CancroUn nuovo rapporto dell’American Cancer Society, dice che una gran parte dei 141.000 casi e 49.000 decessi per tumore del colon-retto previsti negli Stati Uniti per quest’ anno potrebbero essere evitati aumentando l’uso di test di screening esistenti e applicando attuali conoscenze sulla prevenzione del cancro del colon-retto. Il rapporto, Colorectal Cancer Facts & Figures 2011-2013, rilasciato durante il National Colon Cancer Awareness Month, nota che sono stati compiuti progressi sostanziali negli ultimi dieci anni riducendo l’incidenza del cancro del colon-retto e i tassi di mortalità in gruppi di popolazione negli Stati Uniti, in gran parte attraverso la prevenzione e l’ individuazione precoce del cancro del colon-retto attraverso lo screening. Ma il progresso è ancora più possibile, aumentando l’accesso e l’utilizzo di test di screening dei tumori del colon-retto. Quasi la metà degli americani dai 50 anni in su non eseguono lo screening secondo le linee guida.

Secondo i nuovi dati nel rapporto, sono previsti circa 141.210 nuovi casi e 49.380 decessi  nel 2011. Circa il 72% dei casi nascono nel colon, e circa il 28% nel retto.

Altri punti salienti della relazione sono:

* Sia negli uomini  negli uomini che nelle donne, il cancro colorettale è il terzo tumore più comunemente diagnosticato e la terza causa di morte per cancro.
* Il rischio nel corso della vita di una diagnosi di cancro del colon o del retto è di circa il 5%. Sia per gli uomini che per le donne negli Stati Uniti i tassi di incidenza del cancro colorettale * e la mortalità sono più elevati fra gli uomini e le donne africamericani.  I tassi di incidenza aumentano del 20% e i tassi di mortalità sono superiori di circa il 45% su quello dei  bianchi.
* I tassi di incidenza e mortalità tra gli altri gruppi etnici sono più bassi di quelli dei bianchi.
* I tassi di cancro del colon-retto negli Stati Uniti variano ampiamente per area geografica. A questo contribuiscono le variazioni regionali dei fattori di rischio e l’accesso allo screening e trattamento, che sono influenzati da fattori socio-economici, dalle politiche legislative, e dalla vicinanza ai servizi medici.
* I tassi di incidenza del cancro del colon-retto sono stati in calo negli Stati Uniti dalla metà degli anni 1980. Dal 1998, i tassi sono in calo del 3,0% l’anno negli uomini e del 2,3% per anno nelle donne. L’accelerazione nel declino negli ultimi dieci anni è stata in gran parte attribuita alla individuazione e rimozione di polipi precancerosi a seguito dello screening dei tumori del colon-retto.
* Fattori di rischio modificabili che sono stati associati ad un aumentato di rischio di cancro colonrettale in studi epidemiologici includono l’inattività fisica, l’obesità, il consumo elevato di carni rosse o trasformate, il fumo e il consumo di alcol in maniera moderato-pesante.
* Un recente studio ha rilevato che circa un quarto dei casi di carcinoma colorettale potrebbe essere evitato seguendo un sano stile di vita, cioè, mantenendo un peso corretto, essere fisicamente attivi per almeno 30 minuti al giorno, seguire una dieta sana, non fumare e non bere quantità eccessive di alcol.
* Uno dei più importanti determinanti della partecipazione allo screening individuale è l’invito a provvedere al controllo della propria salute.

“Il valore della diagnosi precoce è diventato un tema di ampio dibattito per alcuni tipi di cancro”, ha detto Edward Partridge, presidente nazionale di volontariato della American Cancer Society. “Ma per il cancro del colon-retto non dovrebbe esserci dibattito: lo screening per il tumore del colon salva la vita. L’American Cancer Society ha individuato il cancro colorettale, come una delle principali priorità per l’enorme potenzialità di prevenire la malattia, diminuire la sofferenza, e salvare vite umane.”.

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  • stefania scrive:

    ciao a tutti mi chiamo stefania e purtroppo qualche settimana fa sono venuta a conoscenza del tumore al colon di mio padre con metastasi al fegato vorrei tanto sapere se esiste qualche terapia che possa bloccare questo mostro