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Nuovo studio rileva i primi segni di patologie cardiache nei bambini obesi

Scritto da Elisa Corbi il 09.10.2014

Un nuovo studio, condotto dai ricercatori della University of Leipzig Heart Center, attraverso l’uso dell’ecocardiografia bidimensionale ha esaminato da vicino il cuore dei 100 bambini e ragazzi trovando segni di problemi cardiaci futuri nei bambini obesi. La ricerca è stata pubblicata sul Journal of American College of Cardiology.

Obesità infantile

Oggi l’obesità tra i più giovani è un problema di notevole rilevanza sociale. Il peso eccessivo spesso è il risultato di diverse cause che interagiscono fra loro, ovvero una scorretta alimentazione, scarsa attività fisica, fattori di tipo genetico e familiare. Sono rari, infatti, i casi in cui l’obesità è legata ad alterazioni ormonali.

Gli studiosi hanno eseguito ecocardiogrammi su 61 bambini obesi e 40 normopeso, con un’età compresa tra i 9 e i 16 anni. L’ecocardiogramma  bidimensionale utilizza ultrasuoni per fornire immagini delle sezioni trasversali del cuore, nonché una valutazione del flusso di sangue attraverso le valvole e le camere cardiache. A questo è stato affiancato anche uno studio approfondito delle analisi del sangue.

I risultati degli esami hanno mostrato cambiamenti nella forma e nella funzione nel cuore dei bambini obesi. Inoltre, era significativamente più alti  anche la pressione sanguigna e i livelli elevati di colesterolo LDL, conosciuto come colesterolo “cattivo”, mentre il colesterolo HDL, colesterolo “buono”, era a livelli inferiori.

“I bambini sono i soggetti ideali per osservare l’effetto dell’obesità sul cuore,” ha detto l’autore principale dello studio Norman Mangner. “Questo è perché rispetto agli adulti  sono privi di malattie cardiache clinicamente rilevanti”.

L’obesità non va mai sottovalutata perché predispone l’organismo ad una serie di patologie che possono essere rischiose e fatali.  Prevenirla non vuol dire sottoporsi a massacranti diete, ma occorre avviare un percorso volto a raggiungere la forma fisica e la buona salute. Per riuscire in questo obiettivo è necessario seguire varie fasi: attività fisica, gestione delle emozioni, nutrizione, controllo delle patologie collegate all’obesità e, nei casi più estremi, affidarsi alla chirurgia. E’ di fondamentale importanza che chi ne soffre sia consapevole di non trovarsi in una condizione ineluttabile, ma è possibile cambiare la propria vita e la propria forma fisica.

L’obesità è definita una patologia multifattoriale che  affonda le sue radici anche nelle abitudini familiari consolidate sin dall’infanzia. Infatti avere i genitori obesi o in sovrappeso aumenta il rischio che i figli si trovino nella stessa condizione fisica. L’obesità predispone ad una serie di disturbi che vengono spesso sottovalutati: piede piatto,  alterazioni gastroenterologiche ed endocrine, fino allo sviluppo dell’ipertensione e al diabete di tipo 2.

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