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Scienziati risuscitano gli antibiotici per renderli nuovamente efficaci

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 28.03.2012

Batteri resistenti al microscopio elettronico

Batteri resistenti al microscopio elettronico

La combinazione di antibiotici comuni con ulteriori composti potrebbe rendere i batteri resistenti più sensibili agli antibiotici stessi. “Risuscitare” gli antibiotici esistenti ha il potenziale di tenere più facilmente sotto controllo infezioni causate da batteri multiresistenti, riducendo l’uso di antibiotici ed i livelli di resistenza agli antimicrobici, dicono gli scienziati che hanno presentano il loro lavoro alla the Society for General Microbiology’s Spring Conference di Dublino

I ricercatori della University College Dublin (UCD) hanno studiato una varietà di batteri che sono spesso associati alle infezioni acquisite in ospedale, tra cui Pseudomonas, Klebsiella, Enterobacter e Staphylococcus. I campioni batterici sono stati raccolti da pazienti ospedalieri e fra questi sono stati selezionati per lo studio i ceppi che mostravano resistenza ad un antibiotico comunemente prescritto, la ciprofloxacina.

I ricercatori hanno testano la ciprofloxacina in combinazione con ognuno dei cinque differenti composti contro questi batteri, per determinare quali combinazioni, eventualmente, erano più efficaci rispetto al trattamento con la sola ciprofloxacina. I risultati hanno mostrato che tutti e cinque i composti adiuvanti aumentano l’efficacia della ciprofloxacina, rendendola più attiva contro i batteri fino a sei volte. .

La dottoressa Marta Martins, della UCD School of Public Health, che ha condotto lo studio ha spiegato perché questo approccio di terapia adiuvante è così importante. “La resistenza antimicrobica è un problema crescente che potrebbe creare molte infezioni impossibili da trattare. Ci sono pochissimi nuovi farmaci antibatterici sul mercato ed è quindi vitale trovare il modo per estendere l’uso degli antibiotici esistenti, per quanto possibile,” ha detto. “La terapia adiuvante significa essenzialmente che gli antibiotici attualmente inefficaci possono essere ‘resuscitati’ per trattare le infezioni che in precedenza sarebbero state considerate resistenti.”

Il team ritiene che la terapia adiuvante potrebbe rivoluzionare il modo in cui vengono utilizzati gli antibiotici al giorno d’oggi. “Speriamo che questo lavoro consentirà che gli antibiotici siano incorporati in regimi di trattamento e amministrati in modi più efficaci”, ha detto la dottoressa Martins. “Oltre ad estendere la durata degli antibiotici attuali, questo approccio potrebbe in ultima analisi ridurre i livelli di resistenza antimicrobica negli ospedali e nelle comunità, permettendo di trattare le infezioni batteriche più resistenticon successo”.

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