Una nuova scoperta sui meccanismi che stanno alla base della malattie autoimmuni spiega che la rottura di due proteine interferisce con il sistema immunitario. La ricerca dimostra che inibendo una delle proteine si ristabiliscono le normali funzioni del sistema immunitario.
Le malattie autoimmuni, come il diabete di tipo I e l’ artrite reumatoide, sono causate da un malfunzionamento del sistema immunitario, che finisce per aggredire i tessuti sani del corpo.
E’ stato già scoperto che una forma mutante di una proteina chiamata LYP è implicata in diverse malattie autoimmuni, ma non era ancora ben chiaro come.
Ora, in un articolo pubblicato ieri su Nature Chemical Biology, i ricercatori del Sanford-Burnham Medical Research Institute (Sanford-Burnham) hanno dimostrato come la proteina LYP possa compromettere il sistema immunitario. I ricercatori hanno anche trovato una nuova potenziale terapia per le malattie autoimmuni, un composto chimico che sembra inibire questa proteina mutante.
Nelle popolazioni caucasiche, una forma mutata di LYP (abbreviazione di tirosin fosfatasi linfoide) è il terzo più comune gene che causa il diabete di tipo 1. È invece al secondo posto per l’artrite reumatoide.
I ricercatori hanno scoperto che la LYP e un’altra proteina chiamata CSK (C-terminale Src chinasi) collaborano per mantenere le cellule T del sistema immunitario reattive. Poiché l’attivazione incontrollata delle cellule T è una caratteristica di molte malattie autoimmuni, il corretto funzionamento della LYP con la CSK serve a mantenere le cellule T sotto controllo.
Mentre una forma normale della LYP si può legare con la CSK, la proteina mutante è associata con la malattia. Nel nuovo studio, Lutz Tautz un ricercatore della Sanford-Burnham, ha portato un gruppo internazionale di scienziati a dimostrare che la LYP che si dissocia dalla CSK, può smorzare i segnali che attivano le cellule T.
“E ‘ancora un mistero come una proteina che inpedisce l’attivazione delle cellule T possa causare l’autoimmunità”, ha detto Tautz. “In teoria si potrebbe pensare il contrario.”
Una possibile spiegazione, ha detto Tautz, è che la LYP mutante indebolisce l’azione delle cellule T regolatorie, che controllano l’altro tipo di cellule T, del tipo che provoca l’ autoimmunità.
“Se si hanno cellule T regolatorie che non sono attive perché hanno inibito la loro capacità di segnalazione, queste potrebbero non essere in grado di fare il loro lavoro correttamente,” ha detto Tautz.
Nel loro studio, i ricercatori hanno anche analizzato 50.000 composti chimici e ne hanno trovati 33 che hanno un effetto specifico sulle attività della LYP. Uno di questi composti, chiamati LTV-1, ha bloccato l’azione della proteina mutante LYP nelle cellule T umane.
Lo sviluppo di nuovi trattamenti per le malattie autoimmuni aiuterebbe milioni di persone. Nel complesso, le malattie autoimmuni colpiscono più di 25 milioni di individui soltanto negli Stati Uniti da soli. Secondo il Dipartimento della Salute e Servizi Umani degli USA , le malattie autoimmuni sono fra le cause principali di morte e disabilità.