Una nuova ricerca condotta da un team internazionale di scienziati, fra cui anche studiosi italiani, ha scoperto un legame fra infiammazione del fegato e diabete di tipo 2.
L’infiammazione del fegato è nota come precursore del tumore del fegato e anche di alcune malattia croniche. Ora una nuova ricerca la mette in connessione anche con il diabete di tipo 2. La causa sarebbe una citochina chiamata Rankl.
Questa proteina, legandosi al suo recettore, attiva una serie di reazioni che portano all’infiammazione e alla insulino resistenza nel fegato.
La ricerca è stata pubblicata su Nature Medicine ed è frutto di una ricerca lunga 20 anni a cui hanno partecipato i ricercatori italiani dell’ospedale di Brunico (Bolzano) e delle università di Verona e Cattolica del Sacro Cuore (Roma).
La scoperta p stata fatta perchè ad una elevata concetrazione di proteina Rankl corrispondeva un aumentato rischio di sviluppare il diabete.
Secondo gli esperti questa proteina era già correlata all’insorgere di malattia autoimmuni come l’artrite. Ora, grazie a questa nuova ricerca, sappiamo che è anche correlata all’insorgere del diabete di tipo 2. Per chi ha elevate concentrazioni di Rankl il rischio può aumentare addirittura del 300-400%.
I ricercatori hanno poi anche misurato l’aumento dell’insulino resistenza connessa con elevati livelli della proteina. Inoltre, su modelli murini, hanno dimostrato che inibendo la proteina, l’insulino resistenza diminuiva.
Farmaci per inibire la proteina sono già in commercio per contrastare le malattie autoimmuni e l’osteoporosi. Ora inizierà la ricerca per un farmaco che inibisca la proteina contro il diabete 2.