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Tumori incurabili: per Watson importanti Ros e antiossidanti

Secondo il premio nobel James Watson, che ha scritto un articolo in proposito sulla rivista scientifica Open Biology l'inefficacia dei trattamenti anticancro sui tumori incurabili dipenderebbe dagli antiossidanti che impedirebbero a delle cellule specifiche chiamate Ros, di indurre all'autodistruzionie le cellule tumoral

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 09.01.2013

Secondo il premio nobel James Watson, che ha scritto un articolo in proposito sulla rivista scientifica Open Biology l’inefficacia dei trattamenti anticancro sui tumori incurabili dipenderebbe dagli antiossidanti che impedirebbero a delle cellule specifiche chiamate Ros, di indurre all’autodistruzionie le cellule tumorali.

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“Anche se la mortalità per molti tipi di cancro è in calo, la statistica che pesa di più è quella che ci dice che molti tumori epiteliali e di fatto tutti quelli mesenchimali rimangono in gran parte incurabili”: è questo il punto di partenza dello scienziato che trentenne ottenne il premio nobel per le sue scoperte nel campo della genetica.

Secondo lo scienziato le molecole ‘specie reattive dell’ossigeno’ (Ros),  sono fondamentali per generare l’apoptosi (cioè la morte) di cellule che sono un pericolo per l’organismo e possono danneggiarlo. Se non sono necessarie, proprio perchè pericolose, queste cellule vengono eliminate dagli antiossidanti.

La maggior parte dei trattamenti anticancro attuali si basa proprio sulla funzione delle Ros che distruggono le cellule causandone la morte. Nel caso dei tumori più resistenti, come quelli incurabili, secondo lo scienziato, sono gli antiossidanti ad inibire le cellule Ros. Per lo scienziato la scoperta è talmente importante che dichiara: “Se non siamo in grado di trovare un modo di ridurre i livelli di antiossidanti, fra 10 anni i tumori all’ultimo stadio saranno incurabili come oggi”. 

http://rsob.royalsocietypublishing.org/content/3/1/120144.full

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