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Wi-fi e obesità: studio dimostra la relazione

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 31.07.2012

E’ stato pubblicato su Nature’s Scientific Reports, il primo studio a trovare un’associazione tra l’esposizione prenatale ai campi magnetici (MF) e il rischio di obesità infantile. L’esposizione a livelli relativamente elevati di campi magnetici prima della nascita è stato associato ad un aumentato rischio di diventare obesi o in sovrappeso durante l’infanzia.

In questo studio, il dottor De-Kun Li e i suoi colleghi hanno valutato l’esposizione prenatale ai campi magnetici su donne incinte che indossavano dei misuratori appositi. I 733 bambini nati sono stati poi seguiti fino ai 13 anni per valutare il loro aumento di peso. I ricercatori hanno trovato una relazione dose-risposta tra l’esposizione prenatale ai campi magnetici e il rischio di sovrappeso e obesità infantile. Hanno anche esaminato molti fattori che potrebbero spiegare questa associazione e li hanno controllati statisticamente, ma questi fattori non erano condizionanti.

Dal momento che i ricercatori non hanno valutato l’effetto sui bambini alle esposizioni dopo che sono nati, è possibile che le variabili relative potrebbero essere confuse con l’associazione osservata tra l’esposizione prenatale ai campi mangnetici e l’obesità. Per esempio, se l’esposizione post-natale dei bambini ai campi magnetici è altamente correlata con l’esposizioni in fase prenatale, anche le esposizioni post natali potrebbero aver contribuito all’aumento di peso osservato in questo studio.

Un anno fa, il dottor Li ha riferito di un aumentato rischio di asma infantile tra i bambini in questo studio che hanno avuto la più alta esposizione prenatale da campi magnetici. Precedenti ricerche condotte dal dottor Li avevano trovato prove di danni allo sperma nei maschi adulti e più alti tassi di aborto spontaneo nelle donne adulte che erano state esposte a livelli superiori di campi magnetici.

Questa ricerca deve essere replicata. Studi successivi dovrebbero monitorare i comportamenti rilevanti post-natali dei bambini così come l’esposizione alla radiazione elettromagnetica, incluso l’uso del telefono cellulare, oltre a valutare l’aumento di peso e l’incidenza delle malattie croniche.

Dato l’uso diffuso e crescente delle tecnologie wireless, la ricerca degli effetti sulla salute è necessaria per i telefoni cellulari, wi-fi, così come per gli elettrodomestici e le linee elettriche. La ricerca è necessaria anche per l’aumento di individui che soffrono di menomazioni funzionali associate con l’ “elettrosensibilità”.

Gli studi prospettici richiedono tempo, pazienza e finanziamenti. Ma il governo federale dovrà supportare una massiccia ricerca sugli effetti sanitari delle radiazioni elettromagnetiche di natura industriale per evitare conflitti di interesse.

Secondo il Codacons, andrebbe almeno proibita l’installazione del wi-fi in prossimità di asili, scuole, parchi pubblici, ospedali, biblioteche e altri luoghi sensibili, frequentati da bambini e donne incinta.

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