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Svelato il mistero del più grande cimitero di balene

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 26.02.2014

Gli spiaggiamenti di massa di cetacei sono spesso un mistero e impressionano dall’antichità gli uomini che vi assistono. Oggi spesso riusciamo a scoprire le cause degli spiaggiamenti. Un team di scienziati dell’Università di Santiago è riuscito addirittura a scoprire le cause di spiaggiamenti di cetacei avvenuti fra 6 e 9 milioni di anni fa in un sito in Cile chiamato Cerro Ballena nel deserto di Acatama, che rappresenta un vero e proprio cimitero delle balene. Gli scienziati, fino ad oggi, non conoscevano la causa della morte di queste balene. Sarebbero ben 4 gli spiaggiamenti consecutivi di cetacei avvenuti in diversi periodi in quel luogo e dovuti tutti, secondo quanto riportato nello studio,  ad avvelenamento causato da alghe.

Crediti: Adam Metallo/Smithsonian Institution

Crediti: Adam Metallo/Smithsonian Institution

Il cimitero delle balene è stato scoperto quando si stava costruendo la grande Autostrada Panamericana. Si tratta di un sito ricchissimo perchè sono diverse le specie di cetacei che ivi si trovano risalenti a ere antiche del nostro pianeta. Gli scienziati che hanno potuto operare sul sito per alcuni anni hanno creato una riproduzione in 3D grazie a sofisticate apparecchiature tecnologiche. Le riproduzioni sono consultabili in un sito. Una ricerca in cui viene dimostrata la causa dei successivi spiaggiamenti è stata pubblicata sui Proceedings of The Royal Society B.

Gli scienziati hanno trovato gli scheletri di 10 tipi di vertebrati marini, ben 40 grandi balene e una specie di capodoglio ormai estinta.

Gli scheletri si sono conservati in quattro livelli distinti, facendo pensare ad uno stesso evento che si è ripetuto nel tempo. Inoltre dalla posizione degli animali gli scienziati hanno dedotto che potrebbero essere morti in mare andandosi a depositare sulla terraferma in un secondo momento. Questo avrebbe consentito ai corpi di non essere dilaniati da animali spazzini del mare e di essere rimasti intatti a terra perchè non vi erano animali spazzini terrestri allora in quell’area.

Crediti: Adam Metallo/Smithsonian Institution

Crediti: Adam Metallo/Smithsonian Institution

 

Crediti: Adam Metallo/Smithsonian Institution

Crediti: Adam Metallo/Smithsonian Institution

Gli animali non presentano traumi e lo spiaggiamento antico sembra avere caratteristiche simili agli spiaggiamenti moderni dovuti a fioriture algali tossiche. Secondo gli scienziati inoltre, lungo la costa occidentale dell’America del Sud, ci sono state per oltre 20 milioni di anni le condizioni per fioriture algali nocive.  Perciò i cetacei potrebbero essere morti avendo ingerito altri animali o per ingestione diretta, con una morte relativamente rapida.

Il sito, spiegano gli scienziati, per la varietà di creature che conserva, ha un eccezionale valore. Per questo, prima di essere ricoperto dall’autostrada, è stato scansionato in 3D. Inoltre tutti i reperti trovati nei 3 anni di scavi sono stati spostati nei musei di Santiago e Caldera.

L’enorme ricchezza di fossili che il team ha esaminato rappresenta solo una frazione del potenziale di Cerro Ballena . Gli scienziati stimano che l’intera area possa conservare diverse centinaia di fossili, scheletri di mammiferi marini, in attesa di essere scoperti. Gli scienziati della  Universidad de Chile a Santiago stanno lavorando attivamente per creare un centro di ricerca vicino ai fossili di Cerro Ballena in modo che quelli che sono stati raccolti e quelli che sono ancora coperti da sedimenti possano essere protetti per i posteri .

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