La cometa Lovejoy è riuscita a sopravvivere al viaggio attorno al Sole, che molti esterti pensavano essere l’ultimo nella storia di questa cometa.
L’incontro ravvicinato della cometa con il nostro sole è stato registrato da almeno cinque veicoli spaziali: il NASA Solar Dynamics Observatory e le sonde STEREO, sempre della NASA, i microsatelliti europei Proba2, e il Solar and Heliospheric Observatory di ESA e NASA.
Sono stati rilasciato anche due microfilmati sbalorditivi di soli 3 secondi l’uno che provengono dall’SDO della Nasa, che è riuscito a catturare la cometa mentre entra nell’atmosfera solare e poi se ne allontana.
Nel filmato dell’SDO, si vede una grossa turbolenza nella coda della cometa, dovuta alle altissime temperature. LA cometa è infatta passata a soli 120.000 km sopra la superficie della stella. Potrebbe essere anche un segno che la cometa è stata colpita dalle onde di plasma che scorrono attraverso la corona, oppure potrebbe essere stato un effetto dei grandi campi magnetici che permeano l’atmosfera del sole.
Anche i ricercatori affermano di aver assistito ad uno spettacolo mai visto, sia perché è raro il passaggio di una cometa di tipo sungrazer (rasente il Sole), sia per l’assenza in passato di strumenti in grado di catturare lo straordinario evento.
“I movimenti della coda della cometa nel campo magnetico del sole sono affascinanti”, ha detto lo scienziato del progetto SDO Dean Pesnell del Goddard Space Flight Center. “I cambiamenti bruschi di direzione mi hanno ricordato il vento solare che ha colpito la coda della cometa di Encke nel 2007”.
Lovejoy è stata scoperta il 2 dicembre 2011 dall’astrofilo australiano Terry Lovejoy. I ricercatori hanno rapidamente capito che la nuova scoperta faceva parte della famiglia delle comete Kreutz, che passano vicinissime al Sole e che prendono quindi il nome di sungrazer. Chiamate così in memoria dell’astronomo tedesco Heinrich Kreutz, che per primo le studiò, le comete Kreutz sono frammenti di una cometa gigante che si è spaccata – secondo i calcoli degli astronomi – nel 12° secolo, probabilmente la Grande Cometa riportata da testimoni nel 1106.
Al momento della scoperta, Lovejoy sembrava essere almeno dieci volte più grande delle solite comete Kreutz, in un range di 100-200 metri. Ma dopo il passaggio attorno al Sole, gli astronomi stanno rivedendo le loro previsioni.
“Il nucleo della cometa doveva essere stato di almeno 500 metri di diametro, altrimenti non sarebbe riuscito a sopravvivere al calore solare”, ha detto Matthew Knight. “Una frazione significativa della massa deve essere andata perduta durante il passaggio. Ciò che rimane è probabilmente molto più piccola della cometa originaria.”
Il prossimo passaggio previsto per Lovejoy è fra 400 anni.