COLUMBUS, Ohio – I ricercatori che studiano l’origine del primo ambiente respirabile della Terra si sono concentrati sull’importante ruolo svolto da alcune creature insospettabili, quelle che costituiscono il plancton.
In un articolo che comparirà nell’edizione online degli atti della National Academy of Sciences (PNAS), Matthew Saltzman, ricercatore presso la Ohio State University, e i suoi colleghi hanno mostrato come il plancton possa aver fornito un collegamento essenziale tra gli isotopi dell’atmosfera e le sostanze chimiche immagazzinate nelle rocce di 500 milioni anni fa.
Questo lavoro si basa su una scoperta precedente dello stesso gruppo di ricerca: sconvolgimenti nella crosta terrestre hanno avviato una sorta di effetto serra al contrario, circa 500 milioni di anni fa, che ha raffreddato gli oceani del mondo e ha generato un’enorme crescita di plancton, che a sua volta ha provocato l’immissione di grandi quantità di ossigeno in atmosfera.
Il nuovo studio ha rivelato i dettagli di come l’ossigeno sia andato scomparendo dalla antica atmosfera della Terra durante il periodo Cambriano, per poi tornare a livelli più alti che mai.
Inoltre, dopo le estinzioni di massa, la ricerca mostra come l’aumento dell’ossigeno atmosferico abbia consentito alla vita di rifiorire di nuovo.
Saltzman e il suo team sono stati in grado di stimare la quantità di ossigeno che è stata rilasciata in atmosfera e hanno direttamente collegato la quantità di zolfo presente negli antichi oceani antichi con l’ossigeno e l’anidride carbonica.
Il risultato mostra un quadro più chiaro della vita sulla Terra in un momento di estrema turbolenza.
“Sappiamo che i livelli di ossigeno nel mare erano scesi drasticamente (una condizione chiamata anossia) durante il Cambriano, e questo ha coinciso con un’incredibile estinzione di massa”, ha detto Saltzman, professore associato di scienze della Terra alla Ohio State University.
In un articolo sulla rivista Nature del mese scorso, gli stessi ricercatori hanno presentato la prima evidenza che l’anossia geochimica era presente anche nelle acque poco profonde e non solo negli oceani.
“Ancora non so perché l’anossia fosse così diffusa. Forse non lo sapremo mai”, ha detto Saltzman. “Ma ci sono stati molti altri eventi di estinzione nella storia della Terra, ad eccezione di quelli causati da impatti di meteoriti, che condividono questo punto: forti variazioni del saldo di ossigeno e di anidride carbonica in atmosfera e negli oceani”.
Ma cosa ha permesso all’ossigeno di ritornare negli oceani e nell’atmosfera 500 milioni di anni fa? Lo studio suggerisce che le piccole forme di vita animale e vegetale note come plancton siano state la chiave.
Il plancton è oggi in fondo alla nostra catena alimentare, ma all’epoca questi organismi hanno governato il pianeta. Non c’era la vita sulla terra e, a parte l’abbondanza di trilobiti, la vita negli oceani non era molto diversificata.
Lo studio ha una certa rilevanza sulla geoingegneria moderna. Gli scienziati hanno iniziato a indagare cosa possiamo fare per prevenire i cambiamenti climatici: alterare la chimica degli oceani potrebbe contribuire a rimuovere l’anidride carbonica e riequilibrare l’atmosfera. Il plancton potrebbe essere una parte necessaria di questa equazione, ha aggiunto.