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ISS rischia l’evacuazione se i russi non risolvono i loro problemi con la Soyuz

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 30.08.2011

ISS visto da una navettaLunedì l’agenzia spaziale russa ha annunciato che congelerà l’invio del prossimo equipaggio sulla Stazione Spaziale internazionale a causa dell’incidente avvenuto alla sua Soyuz la scorsa settimana, che ha provocato la perdita del modulo Progress sulle montagne della Siberia. Ora la NASA teme che si debba abbandonare la ISS senza equipaggio, nel caso in cui la sospensione dei voli con equipaggio del vettore russo debbano tardare oltre novembre.

L’incidente la scorsa settimana ha forzato l’agenzia spaziale russa a prendere la difficile decisione di cancellare il previsto lancio del prossimo 21 settembre della capsula russa Soyuz, che faceva parte del programma di rotazione dell’equipaggio, ha detto Michael Suffredini, capo del programma della stazione spaziale della NASA e presidente del consiglio di controllo della Stazione Spaziale, un’organizzazione internazionale che esegue il programma.

Suffredini ha detto che l’agenzia e i suoi partner vorrebbero evitare di lasciare la stazione non presidiata, se possibile, anche se la priorità ovviamente è la sicurezza. “Ci concentreremo su come mantenere l’equipaggio al sicuro”, ha detto.

D’altronde un incidente con perdita di vite umane ora getterebbe molte ombre sui futuri finanziamenti al programma spaziale americano, che sta cercando una difficile via attraverso la partecipazione dei privati nella realizzazione del prossimo “taxi” spaziale.

Quando la NASA ha mandato in pensione il sistema shuttle nel mese di giugno, ha lasciato alla Russia il compito esclusivo di trasportare gli astronauti su e giù dal laboratorio orbitante a bordo dei vettori Soyuz, vecchi di decenni.

A quel tempo, la NASA aveva espresso fiducia nella Soyuz, e disse candidamente che non aveva un piano di emergenza in atto nel caso in cui i russi si fossero trovati nei problemi.

Ed effettivamente sembra proprio vero. A meno che i russi non riescano a determinare rapidamente la causa del fallimento del razzo e a mettere in campo un rimedio, i sei membri dell’equipaggio a bordo dovranno restare lì per i prossimi tre mesi.

Due capsule Soyuz sono attualmente attraccate alla stazione, ognuna con lo spazio sufficiente per trasportare tre astronauti, quindi non c’è pericolo immediato per i sei membri dell’equipaggio.

La NASA può comandare la stazione da terra senza equipaggio, ma i rischi di tale operazione, non presidiata da umani a bordo, aumentano di dieci volte la probabilità di una perdita catastrofica della stazione spaziale. Il laboratorio orbitante è considerata la macchina più costosa mai costruita, con una spesa che fiora ammonda a 100 miliardi di dollari.

Tre degli astronauti erano in programma di tornare a settembre. Gli altri tre astronauti dovrebbero tornare a metà novembre.

La capsula Soyuz è certificata per funzionare per 200 giorni, e tale termine scadrà a metà novembre per gli ultimi tre membri dell’equipaggio.

Il fallimento del lancio si è verificato la scorsa settimana quando un razzo Progress, che trasportava 3 tonnellate di cibo, carburante e materiali di consumo, è incappato in un guasto al motore.

La Progress si è schiantata in una foresta scarsamente abitata in Siberia, e le squadre russe non hanno ancora localizzato il relitto.

Intanto negli Stati Uniti continua febbrilmente lo sviluppo di moduli da aprte dei privati. Space Exploration Technologies Corp., o SpaceX, sta progettando di inviare una capsula da Cape Canaveral, in Florida, il 30 novembre per farla attraccare alla stazione spaziale.

La missione senza equipaggio è un volo che dovrà dimostrare che l’azienda è in grado di portare a termine l’impresa.

Lo scorso dicembre, SpaceX stata la prima azienda privata a lanciare un veicolo spaziale in orbita terrestre e a farlo ritornare intatto in un volo di prova. La NASA aveva originariamente pianificato per SpaceX un altro volo dimostrativo prima di consentire alla società l’attracco alla stazione. Ma ora, l’agenzia spaziale ha provvisoriamente accettato di passare subito all’attracco alla ISS per accelerare il processo.

SpaceX ha già un contratto di 1.6 miliardi di dollari per trasportare merci in 12 voli verso la stazione spaziale per conto della NASA. Se la missione di aggancio sarà un successo, la società potrà ottenere il contratto entro l’anno prossimo. Dopo di che, la società spera di passare a traghettare astronauti. Sperando che l’anno prossimo ci sia ancora la ISS, sembrano pensare i più pessimisti.

Kirstin Grantham, una portavoce della SpaceX: “Abbiamo bisogno di alternative per trasportare astronauti e ne abbiamo bisogno il più presto possibile.” Forse bisognava pensarci prima.

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