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Scienziati italiani simulano buchi neri col laser. Per la prima volta osservata la radiazione di Hawking

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 08.11.2010
Buco nero - rappresentazione artistica della NASA

Buco nero - rappresentazione artistica della NASA

Un gruppo di scienziati italiani ha sparato un raggio laser su un blocco di vetro per creare quello che crede essere un analogo ottico della radiazione di Hawking, che molti scienziati pensano venga emessa dai buchi neri. Anche se gli esperimenti con i laser assomigliano poco ai buchi neri, che posseggono densità di materia inimmaginabii, le teorie matematiche usate per descrivere entrambi i fenomeni sono sufficientemente simili da confermare che se la radiazione di Hawking si osserva nei fenomeni ottici indotti da raggi laser, allora dovrebbe essere presente anche sulla “superficie” dei buchi neri, o il cosiddetto orizzonte degli eventi.

Stephen Hawking predisse per la prima volta la famosa radiazione nel 1974, quando ipotizzò che i fotoni possano spontaneamente essere generati dal vuoto sul confine di un buco nero. Tuttavia, la radiazione di Hawking emessa da un buco nero serebbe così debole che molti scienziati credono che sia praticamente impossibile da misurare.

Gli scienziati si erano già dedicati agli esperimenti coi laser per mostrare lo sfuggente fenomeno, ma hanno incontrato difficoltà ad isolare la radiazione di Hawking dalle altre forme di radiazione luminosa emesse durante gli esperimenti. Franco Belgiorno e il suo gruppo dell’Università di Milano hanno combinato un raggio laser modulabile con un blocco di vetro, che ha permesso loro di limitare la radiazione di Hawking a certe lunghezze d’onda – i raggi infrarossi – e di catturare la luce con una camera digitale sensibile agli infrarossi.

La ricerca apparirà sul prossimo numero di Physical Review Letters, e avrà una risposta da parte dei fisici John Dudley (CNRS, France) e Dmitry Skryabin (University of Bath, UK) nel numero di questa settimana di Physics (physics.aps.org).

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