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Cygnus attracca con successo alla Stazione Spaziale, brucerà al rientro

Luca Parmitano si occupa di agganciare il modulo alla ISS grazie al braccio robotico in dotazione

Scritto da Paolo Ferrante il 02.10.2013

Il veicolo spaziale privato Cygnus ha agganciato con successo la Stazione Spaziale Internazionale domenica, diventando il secondo mezzo privato ad attraccare con successo alla ISS. L’attracco è avvenuto con una settimana di ritardo sulla tabella di marcia in parte a causa di un problema di software e poi a causa del “traffico” attorno alla stazione orbitante. Il suo destino si compirà il prossimo 22 ottobre, quando verrà lasciata bruciare al rientro in atmosfera.
 
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Il veicolo spaziale senza equipaggio Cygnus  si è avvicinato alla Stazione Spaziale Internazionale fino al punto in cui Luca Parmitano dalla ISS ha utilizzato il braccio robotico per afferrare la capsula cargo. Questo sistema, adottato ormai da anni, permette un attracco controllato e riduce al minimo i rischi di collisione.

Gli astronauti hanno poi collegato la capsula al laboratorio orbitante facendo diventare la Orbital Sciences, con sede in Virginia, la seconda società statunitense dopo SpaceX a rifornire la ISS.

Si tratta di un’impresa che aveva tentato solo la società privata SpaceX con sede in California, che ha fatto la storia con la sua navicella Dragon che ora raggiunge regolarmente la ISS. Orbital si unisce ora a SpaceX come  fornitore privato per i servizi cargo.

“Oggi abbiamo consegnato un carico record tramite un mezzo privato, ben 700 chilogrammi”, ha detto l’ex astronauta della NASA e vice presidente esecutivo di Orbital Sciences Frank Culbertson, che ha parlato ad una conferenza della NASA. “E so che l’equipaggio sarà molto felice quando il portello si aprirà e avranno la possibilità di vedere tutte le cose che sono arrivate in orbita, che permetteranno di continuare la loro missione.”

Il carico conteneva cibo, vestiario ed esperimenti scientifici.

Non è stata sempre una navigazione tranquilla la prima missione di Gygnus. Il rendez-vous con la stazione spaziale ha dovuto essere rinviato quando è stato scoperto un problema di differenza di formato tra i dati di Cygnus e quelli dell’ISS. Questo ha richiesto la riscrittura di software e il trasferimento a bordo della navetta in tempo reale. Il ritardo è stato poi esteso a causa del traffico, visto che per la scorsa settimana era previsto l’arrivo della navicella spaziale russa Soyuz che ha trasportato gli astronauti del nuovo equipaggio che rimarrà per i prossimi 6 mesi sulla stazione.

La NASA ha assegnato alla Orbital un contratto da 1,9 miliardi di dollari per missioni di rifornimento, il primo dei quali è previsto per dicembre. SpaceX ha già iniziato a svolgere il suo contratto da 1,6 miliardi dollari.

La navicella Cygnus di Orbital è stata progettata per essere riempita di scarti della stazione spaziale e per bruciare al suo rientro nell’atmosfera terrestre. Lo sgancio dalla stazione è pianificato per il prossimo 22 ottobre.

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