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Kepler e i pianeti extra-solari

Scritto da Silvia Buda il 10.12.2015

La missione spaziale Kepler della NASA, lanciata il 7 marzo 2009 da Cape Canaveral in Florida, fa parte del programma Discovery e ha come scopo quello di cercare e confermare, tramite il telescopio spaziale Kepler, l’esistenza di pianeti simili alla Terra in orbita attorno a stelle come il nostro Sole. Il telescopio Kepler è stato infatti progettato per monitorare una porzione della nostra regione della Via Lattea e scoprire dozzine di pianeti simili alla Terra vicino oppure nella zona abitabile e determinare quante, tra i miliardi di stelle della nostra galassia posseggano pianeti.

I suoi obiettivi scientifici sono l’esplorazione della struttura e della diversità dei sistemi planetari.

Kepler, in orbita attorno ai pianeti extra-solari ha scoperto le strane orbite di questi ed ha tracciato una mappa delle stesse. Il 13 maggio 2009 Kepler ha iniziato la sua ricerca di esopianeti e il 19 giugno 2009 il veicolo spaziale ha trasmesso con successo i suoi primi dati scientifici a Terra. Tra gli anni 2009 e 2013 Kepler ha compiuto numerose osservazioni raccogliendo numerosi dati proprio sulle orbite degli esopianeti. Nell’aprile 2013 il team di Kepler aveva individuato 2.740 candidati pianeti e confermato altri 121.

Nel gennaio dello stesso anno, un gruppo di astronomi dell’ Harvard Smithsonian Center for Astrophysics ha stimato, grazie ai dati raccolti da Kepler che, nella Via Lattea ci siano almeno 17 miliardi di esopianeti simili alla Terra. Nonostante nel mese di maggio 2013 sia avvenuto un guasto, Kepler è stato comunque in grado di individuare ben 1.030 esopianeti e 2.740 “possibili esopianeti” ma il numero è destinato a crescere visto che molti altri ne stanno spuntando. Nel 2015, precisamente l’8 gennaio, Kepler ha scoperto due pianeti molto simili alla Terra ma con delle dimensioni superiori rispetto ad essa, si tratta di Kepler-438 b e Kepler 442-b.

È di Ethan Kruse, dottorando in Astronomia dell’Università di Washington, l’idea di realizzare

un bel video in cui vengono comparati i movimenti dei mondi alieni e i moti orbitali del Sistema Solare (che si trovano sulla destra). Il risultato è davvero sorprendente e molto suggestivo.

Il video disponibile su YouTube all’indirizzo: https://www.youtube.com/watch?v=_DnDeBa0KFc

include un totale di 1.705 tra esopianeti e possibili tali che fanno parte di 685 sistemi multiplanetari. Per quanto riguarda le dimensioni c’è da dire che mentre le orbite degli esopianeti sono rappresentate nella stessa scala del Sistema Solare, le loro dimensioni non lo sono, questo perché molti piccoli pianeti terrestri risulterebbero invisibili.

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