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Shuttle Discovery, sostituzione guarnizioni mentre si avvicina il 24 febbraio

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 09.02.2011

Discovery di notteI tecnici del Kennedy Space Center della NASA si apprestano alle ultime attività di test e manutenzione alla rampa di lancio 39A, che sta ospitando lo shuttle Discovery dopo i lavori al serbatoio esterno che hanno ritardato di molto la tabella di marcia della missione STS-133, l’ultima del Discovery.

I tecnici in particolare vogliono sostituire le guarnizioni di una valvola di attacco rapido del serbatoio del Discovery chiamata GUCP, che permette il caricamento dell’idrogeno liquido dentro il serbatoio e che aveva già provocato dei problemi lo scorso novembre.

Dopo gli ultimi test dei caricamenti di combustibile, i tecnici hanno deciso di cambiare le guarnizioni con la stessa tecnica con cui sostituirono una valvola lo scorso dicembre. Una volta che le guarnizioni saranno al loro posto e il GUCP riattaccato, i tecnici faranno ulteriori controlli di perdite sul sistema.

Questi interventi di manutenzione, assicurano le squadre a lavoro, non dovrebbero influire negativamente sulla data di lancio stabilita, il 24 febbraio prossimo.

Intanto al Johnson Space Center della NASA l’equipaggio della missione STS-133 sta effettuando gli ultimi test. Gli specialisti di missione Steve Bowen e Alvin Drew si trovano nel Neutral Buoyancy Laboratory (laboratorio a gravità zero) per ripassare le procedure delle passeggiate spaziali previste nella missione.

Intanto a Washington si è deciso di finanziare un’ulteriore “ultima missione”, dopo la STS-134 effettuata dallo shuttle Endevour, che si chiamerà quindi STS-135 e utilizzerà l’ultimo shuttle a disposizione, l’Atlantis e prevista per il 28 giugno prossimo.

La NASA stima che il costo per mantenere il programa spaziale degli Shuttle costa tra il 150 milioni e i 200 milioni al mese, per mantenere la forza lavoro e tutte le apparecchiature funzionanti. In tempo di crisi, infatti, non ha più senso continuare a finanziare uno degli ultimi costosi residui della guerra fredda, che continuerà a vivere fino all’estate del 2011.

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