I tecnici del Kennedy Space Center della NASA si apprestano alle ultime attività di test e manutenzione alla rampa di lancio 39A, che sta ospitando lo shuttle Discovery dopo i lavori al serbatoio esterno che hanno ritardato di molto la tabella di marcia della missione STS-133, l’ultima del Discovery.
I tecnici in particolare vogliono sostituire le guarnizioni di una valvola di attacco rapido del serbatoio del Discovery chiamata GUCP, che permette il caricamento dell’idrogeno liquido dentro il serbatoio e che aveva già provocato dei problemi lo scorso novembre.
Dopo gli ultimi test dei caricamenti di combustibile, i tecnici hanno deciso di cambiare le guarnizioni con la stessa tecnica con cui sostituirono una valvola lo scorso dicembre. Una volta che le guarnizioni saranno al loro posto e il GUCP riattaccato, i tecnici faranno ulteriori controlli di perdite sul sistema.
Questi interventi di manutenzione, assicurano le squadre a lavoro, non dovrebbero influire negativamente sulla data di lancio stabilita, il 24 febbraio prossimo.
Intanto al Johnson Space Center della NASA l’equipaggio della missione STS-133 sta effettuando gli ultimi test. Gli specialisti di missione Steve Bowen e Alvin Drew si trovano nel Neutral Buoyancy Laboratory (laboratorio a gravità zero) per ripassare le procedure delle passeggiate spaziali previste nella missione.
Intanto a Washington si è deciso di finanziare un’ulteriore “ultima missione”, dopo la STS-134 effettuata dallo shuttle Endevour, che si chiamerà quindi STS-135 e utilizzerà l’ultimo shuttle a disposizione, l’Atlantis e prevista per il 28 giugno prossimo.
La NASA stima che il costo per mantenere il programa spaziale degli Shuttle costa tra il 150 milioni e i 200 milioni al mese, per mantenere la forza lavoro e tutte le apparecchiature funzionanti. In tempo di crisi, infatti, non ha più senso continuare a finanziare uno degli ultimi costosi residui della guerra fredda, che continuerà a vivere fino all’estate del 2011.