Gaianews

Acqua e elettricità: consumatore protagonista della gestione delle risorse

Il libero commercio non ha solo effetti positivi: con l'ingresso di molti soggetti, pubblici e provati, che interagiscono a livelli diversi, il consumatore può ricevere un quadro poco chiaro della situazione e delle proprie possibilità. Lo studio si basa su un campione di popolazione dei Paesi Bassi.

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 29.10.2012

Un nuovo studio dimostra che i cittadini sono sempre più attivi nella gestione delle reti idriche ed elettriche, sia grazie all’introduzione del libero commercio, ma grazie anche all’invenzione di nuovi sistemi che possono rendere le persone più autonome: stiamo parlando della raccolta dell’acqua piovana e dei pannelli fotovoltaici. Il libero commercio non ha solo effetti positivi: con l’ingresso di molti soggetti, pubblici e provati, che interagiscono a livelli diversi, il consumatore può ricevere un quadro poco chiaro della situazione e delle proprie possibilità. Lo studio si basa su un campione di popolazione dei Paesi Bassi.

Cisterna per la raccolta dell’acqua piovana Foto: Daniel Ortmann

Il modo in cui i consumatori utilizzano e si connettono alle reti sia idrica che elettrica influenza il nostro uso delle risorse naturali. Modifiche su larga scala, quali la privatizzazione, hanno fatto sì che l’offerta non sia più nelle mani di una società pubblica, ma  di diversi fornitori e distributori e i consumatori in questo modo assumono un ruolo sempre più attivo nel far parte delle reti.

Nei Paesi Bassi non ci sono stati privatizzazioni per ciò che riguarda l’acqua e i consumatori non hanno la possibilità di scegliere il proprio fornitore. Tuttavia, le società idriche sono sempre più attente alla soddisfazione del cliente e alla partecipazione alla fornitura di acqua. Ci sono ad esempio  alcuni casi di consumatori che assumono il ruolo di  ‘co-provider’, con l’installazione di acqua piovana o di sistemi di riciclaggio delle acque grigie per determinati usi in tutta la casa.

Per i servizi igienico-sanitari, ci sono pochi esempi di una partecipazione più attiva. Ad esempio, in un progetto di bonifica dei consumatori gestiti, i residenti sono stati in grado di originare e progettare un complesso sostenibile attraverso il quale i padroni di casa hanno organizzato la gestione e manutenzione degli impianti di trattamento delle acque grigie tra loro e gli altri fornitori di servizi sulle acque reflue.

Il più grande cambiamento nel coinvolgimento del consumatore è però nella fornitura di energia elettrica. I consumatori sono diventati clienti di servizi commerciali legati all’energia elettrica o co-fornitori di energia elettrica, attraverso vari mezzi, come ad esempio i pannelli solari fotovoltaici e la combinazione di fornitura di calore ed energia. L’introduzione dei contatori intelligenti in corso ha in parte lo scopo di consentire ai consumatori di monitorare il loro utilizzo e regolare il loro comportamento nei consumi.

Lo studio ha evidenziato che con le nuove relazioni il rapporto tra fornitori e consumatori si è fatto meno chiaro. Anche se i consumatori sono più attivi, alcuni dei cambiamenti organizzativi hanno reso sfocati i confini con le istituzioni. Cioè le differenze fra aziende idriche, aziende energetiche e distributori di energia, intermediari, fornitori di energia solare,  fornitori di trattamento delle acque grigie e altri servizi non sono affatto chiare. La complessità dei diversi ruoli all’interno dei sistemi potrebbe in parte ostacolare la partecipazione dei consumatori, e una maggiore partecipazione potrebbe essere incoraggiata se il funzionamento del sistema fosse comunicati in modo più chiaro e trasparente.

Il consumo di acqua, elettricità e i servizi di smaltimento sono tutti interconnessi, e lo studio suggerisce che le dinamiche di rete dovrebbero essere discussi in relazione tra loro e per i consumatori. Questo è particolarmente vero nel caso di progetti con interazioni tra sistemi diversi, per esempio, quando la fornitura di acqua è coinvolta in progetti di depurazione che forniscono biogas per l’energia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA