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Centrale nucleare in Belgio ha crepe, a rischio di chiusura definitiva

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 11.08.2012

Centrale NucleareIl capo dell’agenzia federale belga per la sicurezza nucleare (AFCN) ha detto venerdì di essere “scettico” sulla possibilità di riattivare un reattore nucleare che era stato chiuso tempo fa per essere ammodernato. In particolare, ci sarebbero timori che alcune crepe nella struttura di contenimento siano più serie di quanto inizialmente immaginato.

“Sono abbastanza scettico per il momento,” ha detto Willy de Roovere alla radio pubblica, anche se “rimane la possibilità che io stia sbagliando”. Secondo il quotidiano in lingua francese Le Soir, una crepa tra i 15 e 20 millimetri è stata scoperta durante un test nel mese di giugno. Non c’è stata alcuna smentita nella presente relazione.

Secondo l’agenzia, le riparazioni sono “praticamente impossibili” e sono “non sono un’opzione” per paura di creare nuove tensioni strutturali “che dobbiamo evitare a tutti i costi.”

La sostituzione della parte lesionata non è mai stata tentata in quanto l’area è affetta da alti livelli di radiazione.

L’AFCN ha rivelato mercoledì che il reattore 3 della centrale di Doel, che si trova a 25 chilometri a nord di Anversa, e che sarebbe rimasto chiuso almeno fino al 31 agosto dopo la scoperta di possibili crepe nella struttura protettiva di cemento armato che circonda il nucleo, durante un test di routine in giugno.

L’agenzia sta anche meditando la chiusura permanente del reattore di un secondo reattore nel sud del paese vicino a Liegi, nel “peggiore dei casi”, evidentemente dopo che l’ispezione ha rilevato qualcosa di sospetto. I test hanno infatti mostrato “difetti nella base di acciaio” su cui è montato il reattore, ha detto sempre la AFCN.

L’azienda olandese “Rotterdam Drydocks” che ha realizzato i vasi ha ormai chiuso, e questo ha aumentato le preoccupazioni per gli altri impianti consegnati in Europa e in America.

In Europa, anche Spagna (due reattori), Svizzera e Svezia (uno ciascuno) hanno reattori costruiti su strutture create dell’azienda ormai chiusa.

Il governo tedesco ha detto di non avere reattori forniti dalla società defunta ancora in servizio.

I rappresentanti degli organi di sicurezza nucleare di tutti i paesi coinvolti si riuniranno a Bruxelles il 16 agosto per uno “scambio di informazioni,” ha annunciato la AFCN. Occorrerà capire se il destino dei reattori è segnato o se si può riparare in qualche modo il danno. Ma le parole  di Willy de Roovere sembrano non lasciare molto spazio ai dubbi.

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