Abbiamo già parlato degli Ibis eremita, uccelli estinti in Europa 300 anni fa e che un gruppo di ricercatori austriaci sta reintroducendo con una rotta migratoria che va dall’Austria all’Italia. Questi uccelli, come si può vedere dalle foto, quando migrano usano una formazione a V. Da secoli questa formazione viene osservata dagli scienziati, suscitando meraviglia e molti interrogativi.
Gli scienziati del Royal Veterinary College, Università di Londra, in collaborazione con il Waldrappteam, il team di ricercatori che alleva e guida gli Ibis nella migrazione fra Austria e Italia, sono riusciti a capire perchè gli uccelli utilizzino questa formazione grazie all’uso di speciali GPS. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Nature.
La ricerca ha dimostrato che gli uccelli si posizionano in modo da ricevere dal compagno che si trova davanti una corrente di aria favorevole. Gli scienziati hanno infatti potuto osservare che gli uccelli danno il colpo di ala in maniera alternata e sincronizzata. Finora l’ipotesi era stata scartata perchè non si credeva che gli uccelli potesse effettuare dinamiche di volo e aerodinamiche tanto complesse.
Il Dr Steve Portugal ricercatore del Royal Veterinary College ha spiegato: “La caratteristica formazione a V degli stormi di uccelli ha incuriosito i ricercatori a lungo e continua ad attirare sia l’attenzione scientifica che quella popolare , ma una spiegazione definitiva delle implicazioni aerodinamiche di queste formazioni è rimasta vaga fino ad ora.
“I meccanismi intricati coinvolti nella formazione a V indicano una notevole consapevolezza e la capacità degli uccelli di rispondere al battito d’ala dei compagni vicini. La formazione a V sembrerebbe aver sviluppato strategie di fasatura complesse per far fronte con alle dinamiche delle scie prodotte sbattendo le ali.”
Il professor David Delpy , Chief Executive della Engineering and Physical Sciences Research Council, (EPSRC), che ha finanziato l’apparecchiatura tecnica utilizzata ha detto: “Questo è un aspetto affascinante della ricerca e fornisce una risposta scientifica ad una domanda che ho il sospetto che la maggior parte delle persone si siano fatta: perché gli uccelli volano in formazione. I risultati si riveleranno utili in una varietà di campi per esempio in aerodinamica e nelle costruzioni.
“La ricerca è un eccellente esempio di una collaborazione internazionale che coinvolge non solo molte discipline fisiche e scientifiche di ingegneria, ma anche le scienze della vita.”
Dalla ricerca è emerso soprattutto che il ritmo dei battiti d’ala quando gli uccelli volano in formazione a V, permette di ottimizzare la relazione con le correnti ascendenti.
I dati sono stati raccolti durante la migrazione del Waldrappteam con gli Ibis. Grazie alla specificità dell’esperimento dello scienziato Johannes Fritz, a capo del Waldrappteam, per la prima volta è stato possibile raccogliere dati tanto precisi. Questi dispositivi infatti sono riusciti a catturare la posizione dell’uccello, la sua velocità e la frequenza dei battiti d’ala. Questo ha permesso studi aerodinamici mai effettuati per complessità.
I 14 giovani uccelli utilizzati nello studio sono stati allevati nello Zoo di Vienna da genitori adottivi umani dal Waldrappteam. Gli uccelli sono stati addestrati a seguire una piccola luce del paraplano guidato dagli scienziati per insegnare loro le vie storiche di migrazione in Italia.
Il Waldrappteam ha ricevuto un finanziamento europeo per un progetto LIFE della durata di 5 anni. L’obiettivo è di creare una popolazione di 120 Ibis che migrano autonomamente dall’Italia all’Austria.