Costruire edifici, centrali elettriche e strade ha portato un notevole aumento nella crescita delle emissioni di CO2 della Cina, secondo un nuovo studio dell’Università di East Anglia (UEA).
La rapida crescita degli investimenti in progetti di infrastrutture ha portato l’espansione del settore delle costruzioni e delle industrie connesse come quelle siderurgiche e i cementifici. Come risultato di questa trasformazione dell’economia cinese, è aumentata la quantità di CO2 rilasciata per unità di prodotto interno lordo.
Recentemente la Cina è diventata il più grande consumatore mondiale di energia e il più grande produttore di CO2, superando gli Stati Uniti. In precedenza la crescita delle emissioni di gas a effetto serra è stata trainata dai consumi in aumento e dalle esportazioni. Oggi questa crescita è compensata da riduzioni delle emissioni grazie all’aumento dell’efficienza, ma questi risparmi vengono ostacolati dalla costruzione di infrastrutture – che sono importanti perchè determinano le emissioni di domani, secondo il il team internazionale.
Lo studio, intitolato è stato pubblicato sulla rivista Environmental Science & Technology. Nello studio si sottolinea che costruire infrastrutture limitando al minimo le emissioni di anidride carbonica in Cina e in altri Paesi con economie emergenti e in via di sviluppo è un problema globale.
“Gli alti livelli di emissioni di CO2 provenienti da grandi investimenti di capitale potrebbe essere solo temporanei in quanto, con lo sviluppo economico, si muovono investimenti verso tecnologie sempre più high-tech e più verdi”, ha aggiunto il dottor Baiocchi. “Tuttavia, è fondamentale che la Cina investa ora nel giusto tipo di infrastrutture per limitare la crescita delle emissioni di CO2 che causano il riscaldamento globale. Il tipo di infrastrutture messo in atto oggi in gran parte determinerà i costi di mitigazione del futuro”.
L’autore principale dello studio Jan Minx, dell’Istituto di Potsdam per la ricerca sull’impatto climatico (PIK) e della Technical University di Berlino, ha dichiarato: “Fino al 2002 vi è stata una gara tra la crescita dei consumi e una maggiore efficienza. Tuttavia, il recente aumento delle emissioni è causato dal massiccio cambiamento strutturale dell’economia cinese. Le emissioni crescono sempre più velocemente, perché settori ad alta emissione di CO2 legati alla costruzione di infrastrutture sono diventati sempre più dominanti.”
I ricercatori hanno scoperto che le emissioni sono quasi triplicate tra il 1992 e il 2007, crescendo di circa quattro miliardi di tonnellate, e il 70% di questa crescita è avvenuta tra il 2002 e il 2007. La crescita media annua delle emissioni di CO2 solo in questo periodo è stata di dimensioni simili alle emissioni totali di CO2 nel Regno Unito.
Secondo lo studio un altro fattore importante delle emissioni è l’urbanizzazione – le emissioni dei consumi delle famiglie sono più significativi rispetto alla crescita numerica della popolazione o anche alla dimensione delle famiglie diminuisce. Quando le persone si spostano dalla campagna alla città cambia lo stile di vita. Gli abitanti delle città, per esempio, consumano gas ed energia elettrica e dipendono dalle infrastrutture per recarsi al lavoro, il che implica un impatto ambientale maggiore pro capite.