Nelle scorse settimane l’opinione pubblica è stata scossa dall’uccisione della giraffa Marius e poi di 4 leoni presso lo zoo di Copenaghen. La giraffa Marius, dopo essere stata uccisa con un colpo di pistola era stata anche sezionata in mondo visione, mentre alcuni bambini assistevano dal vivo. Oggi l’UIZA (Unione Italiana Giardini Zoologici e Acquari) prende le distanze da questi avvenimenti e non esclude di chiedere una sanzione per lo zoo di Copenaghen.
L’Unione Italiana dei Giardini Zoologici e Acquari (UIZA) è un’associazione culturale che si propone di diffondere in Italia l’idea del Giardino Zoologico e dell’Acquario come strumento di conservazione della fauna, come centro di studio e ricerca e come scuola di educazione naturalistico-ambientale. Ogni anno 6 milioni di persone visitano i 14 Giardini Zoologici e 3 Acquari italiani che fanno parte dell’UIZA.
In Italia, si spiega nel comunicato, gli zoo che aderiscono all’UIZA non utilizzano l’eutanasia per controllare numericamente le specie ospitate.
“Mai nelle nostre strutture – dichiara il Presidente UIZA Cesare Avesani Zaborra – si sono verificati episodi come quelli accaduti nello Zoo di Copenaghen. In Italia non succede non solo perché tale procedura è vietata dalle norme vigenti, ma soprattutto, perché non è nella nostra cultura. Noi, difendiamo la vita”.
Inoltre l’UIZA smentisce le affermazioni Lesley Dickie, Direttore Esecutivo EAZA (European Association of Zoo and Aquaria), che ha ora rassegnato le dimissioni, che aveva dichiarato che ogni anno dei giardini zoologici europei vengono abbattuti dai 3.000 ai 5.000 animali.
“Forte dei propri convincimenti l’UIZA è pronta a chiedere una sanzione, fino all‘espulsione dall’associazione europea (EAZA), per lo Zoo di Copenaghen,” si legge nella nota.
Secondo le autorità di Copenaghen la giraffa Marius non poteva rimanere nello zoo perchè consanguinea degli altri individui. Queste popolazioni, come ci ha spiegato l’esperto Spartaco Gippoliti in un’intervista, vengono allevate allo scopo di mantenere un’alta variabilità genetica che possa essere utilizzata con l’eventuale reinserimento in natura degli individui, una sorta di “banca genetica”.
La giraffa Marius non era stata sterilizzata, secondo le autorità, perchè questo avrebbe influito troppo negativamente sulla qualità della vita dell’animale. Non era neanche stata fatta trasferire in un altro zoo perchè non tutti i luoghi seguono le norme EAZA per l’allevamento degli animali in cattività.
Nonostante questi argomenti l ‘uccisione e soprattutto lo smembramento dell’animale in pubblico hanno fomentato accese discussioni.
Gippoliti, difendendo l’operato dello zoo di Copenaghen, aveva spiegato chiaramente come l’allevamento in cattività sia finalizzato alla conservazione della biodiversità, e come questa dovrebbe essere considerata una priorità. Oggi l’UIZA mette di nuovo davanti a tutto il rispetto della vita.