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The invasion – A coypumentary, la nutria arriva al cinema

Quella della nutria sta diventando una questione talmente scottante da meritarsi addirittura un documentario. Partito con poche pretese, il progetto è diventato sempre più importante ed oggi è finanziato grazie al crowdfunding

Scritto da Marta Gaia Sperandii il 16.06.2014

Si chiama “The invasion – A coypumentary” il documentario di inchiesta che indaga e racconta il “fenomeno nutria” in Italia.

Quello delle specie alloctone è un tema caldo, di cui ultimamente si è parlato molto, soprattutto in relazione allo scoiattolo grigio e allo scoiattolo rosso. Animali originari di paesi più o meno lontani, diffusi direttamente ed indirettamente dall’uomo: per gli scienziati rappresentano un problema, gli animalisti vorrebbero salvarli a tutti i costi.

nutria

Lo spunto per la creazione del documentario, così come spiegato nel trailer, –visibile online sulla pagina web del progetto – arriva da un filmato youtube, che mostra un uomo coccolarsi amorevolmente una nutria come e più di quanto si farebbe con un animale domestico. Nasce così il desiderio, nella regista mantovana Ilaria Marchini, di approfondire l’argomento, fare chiarezza.

Originaria del Sud-America, la nutria (Myocastor Coypus) fu introdotta nel secolo scorso in Italia ed allevata per via della sua pelliccia. Entrato in crisi il mercato della pellicceria, il problema di chiudere gli allevamenti fu risolto semplicemente liberando gli animali in natura. Questi, dedicandosi a pieno ritmo ad attività come foraggiamento e riproduzione, raggiunsero in breve densità consistenti, provocando di frequente danni alla vegetazione ed in alcuni casi estinzione di fauna locale selvatica.

Obiettivo del lavoro, curato da Silos Production, è promuovere informazione e conoscenza riguardo questo animale, andare oltre le “chiacchiere da bar”, sfatare miti e leggende che la sua presenza nel corso degli anni ha alimentato e contribuire ad un’analisi ragionevole ed equilibrata del suo impatto nel nostro territorio.

Per arginare il “problema nutria” si sono infatti susseguiti negli anni, in diverse province, piani di gestione e contenimento che prevedevano l’eliminazione fisica degli animali, a costi più che onerosi e sostenuti dai contribuenti. Non mancano neanche le proposte per ridurre la popolazione commercializzandone le carni. Nel frattempo però, assieme a chi ancora la combatte, c’è chi ci è letteralmente cresciuto, vedendola scorrazzare in parchi urbani e ville storiche, e si è infine affezionato alla sua presenza.

La situazione è chiaramente complessa, e l’intento della regista Ilaria Marchini è proprio quello di indagare minuziosamente i diversi aspetti e rendere giustizia alla serietà della faccenda, partendo dal presupposto che, se convivenza dev’essere, convivenza sia, ma nella maniera più sana possibile. A questo è servito il lungo lavoro di ricerca, interviste, partecipazione a convegni, aggiornamento costante svolto dal team. I risultati saranno a breve visibili: “The invasion – A coypumentary”, è ora in fase di post-produzione. In principio si pensava ad un filmato di 15-20 minuti: ben presto però, afferrate la complessità della tematica e la quantità di sfaccettature e punti di vista coinvolti, i tempi si sono dilatati, col risultato che per completare il documentario è stata lanciata una campagna di crowdfunding, tuttora in corso.

Nel frattempo il progetto sta raccogliendo notevoli consensi ed in attesa dell’uscita del documentario, il team di Silos Production ha partecipato a diverse iniziative: trasmissioni radio ed eventi come il Parma Etica Festival, tre giorni di workshop e dibattiti dedicata ai temi salute, animali ed ambiente.

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  • claudio meneghetti scrive:

    era ora che si cominciasse a discutere della nutria e spezzare credenze, dicerie e superstizioni. La sua unica colpa è di esistere, come per tutti gli esseri viventi diversi da noi. E di trovarsi nei posto sbagliati grazie agli esseri umani che ne hanno fatto un uso barbarico. Bravi.