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La giusta alimentazione per il cuore: in Italia mancano frutta e verdura

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 14.03.2012

Succhi di fruttaL’osservatorio Nutrizionale Grana Padano ha effettuato una ricerca sull’alimentazione degli italiani per verificare quanto sono presenti i flavonoidi nella loro alimentazione quotidiana. I flavonoidi sono sostanze benefiche per prevenire le malattie cardiovascolari, come confermato da uno studio pubblicato su American Journal of Clinical Nutrition nel gennaio 2012.

La ricerca condotta su oltre 7000 persone sopra i 18 anni, ha rivelato che gli italiani mangiano poca frutta e verdura ed hanno una dieta povera in flavonoidi.

I flavonoidi sono contenuti in the, caffè, frutta e verdura. Gli italiani, grandi consumatori di caffè ( 80%), bevono meno the (30%), ma amano il vino rosso che viene consumato da più della metà, in prevalenza uomini.

La frutta viene consumata soprattutto gli agrumi ( 60%), ma non nella porzione suggerita, che corrispondono a 400grammi, circa tre frutti. Gli italiani consumano in media solo 250 grammi di frutta.

Ancora peggio andiamo con le verdure che vengono consumate in porzioni giornaliere di 175 grammi, quando invece andrebbero consumate in due porzioni da 200 grammi ( una a pasto).

“Ancora una volta ci troviamo a ribadire l’importanza dei capisaldi della dieta mediterranea – ha commentato la dottoressa Michela Barichella, Presidente di Brain and Malnutrition Association e responsabile della Struttura Semplice di dietetica e Nutrizione Clinica ICP di Milano – raccomandando il consumo di almeno una porzione di verdura a pasto e di circa tre frutti al giorno, preferendo sempre frutta e verdura crude, fresche e di stagione. È consentito un consumo moderato di vino rosso (circa un bicchiere al giorno), di caffè (due-tre tazzine al giorno) e soprattutto di tè. Anche in questo caso, la dieta mediterranea consente un adeguato apporto di flavonoidi, importanti per la prevenzione cardiovascolare.”

E’ consigliabile quindi mangiare tre frutti al giorno, consumare una porzione di verdura a pasto, alternando le diverse verdure, consumare legumi anche tre volte a settimana e consumare moderatamente the o caffè preferendo il the.

Sull’importanza di una dieta ricca di verdura e frutta è intervenuto anche il Prof. Sergio Coccheri, professore di Malattie Cardiovascolari dell’Università di Bologna: “È accertato che un costante e alto apporto di vegetali al naturale e di frutta fresca riduce il rischio di malattie cardiovascolari e quindi dei gravi eventi ad esse correlati: soprattutto infarto cardiaco e ictus cerebrale. Che questo effetto benefico sia da attribuire ai flavonoidi contenuti in frutta e verdura è verosimile, ma non ancora dimostrato nell’uomo: gli studi clinici hanno dato infatti risultati talora contrastanti. Questo anche perché si sono spesso ricercati soltanto effetti eclatanti come la riduzione della mortalità, che è influenzata da molti altri fattori”.

 

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