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Da Comunità Europea via libera all’olio d’oliva taroccato

Scritto da Federica di Leonardo il 24.02.2011

Secondo una nuova normativa europea dal 1 aprile l’olio extra vergine di oliva non potrà contenere più di 75 mg/kg di alchil esteri + metil esteri.
Gli esperti de ilfattoalimentare.it denunciano però  la possibilità dell’abbassamento della qualità dell’olio in commercio.
Ma cominciamo dall’inizio: cosa sono gli alchil esteri?

La loro formazione deriva dalla reazione tra acidi grassi, alcol metilico ed alcol etilico. Questa reazione avviene quando le olive sono raccolte con un metodo errato che provoca delle ammaccature, oppure quando si aspetta troppo prima di portarle al frantoio oppure ancora se sono conservate in cattive condizioni che le danneggiano.

Quando le olive vengono “maltrattate” in uno di questi modi rilasciano un cattivo odore: è per questo che i produttori le trattano con delle sostanze deodoranti che hanno però un effetto di breve durata, circa due o tre mesi, oppure le mescolano con partite di olio di buona qualità. Questo fino ad oggi. Ora  sono state strutturate delle analisi più approfondite.

Qual è dunque il problema? Secondo alcuni la soglia di 75 mg/kg di alchil esteri + metil esteri può essere considerata equilibrata perchè permette l’uso blando di “deodoranti” e mette fuori gioco gli olii che avrebbero bisogno di un trattamento più importante. Questi ultimi finiscono però in vendita come olii normali ( senza la dicitura extravergine).

Ma “La concentrazione media nei campioni di olio proveniente direttamente dal frantoio è di 15 milligrammi per chilo” , aveva dichiarato Ernesto Corradetti dell’Arpam di Ascoli Piceno a ilfattoalimentare.it , lasciando intendere che l’olio genuino e di qualità ha un quantitativo ben al di sotto del nuovo limite europeo“.

E’ dunque per questo che la normativa che sarà in vigore dal 1° aprile, nel tentativo di regolarizzare la presenza di alchil esteri nell’olio, in realtà rischia di non valorizzare gli olii extravergini di alta qualità e di dare il via libera al consumo di olii deodorati in maggiore quantità rispetto a ciò che succedeva prima. Gli oli etichettati immessi in commercio prima del 1° aprile, resteranno invece in commercio fino ad esaurimento delle scorte.

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