Dopo il primo contagio da coronavirus MERS negli Emirati Arabi e le riunioni di emergenza dell’Organizzazione Mondiale della Sanità la scorsa settimana, le autorità sanitarie dell’Arabia Saudita hanno chiesto agli anziani e alle persone a rischio di rimandare il pellegrinaggio alla Mecca previsto per ottobre. Milioni di persone si muoveranno per il pellegrinaggio sacro. L’OMS raccomanda ai governi di vigilare su forme influenzali particolarmente resistenti.
I funzionari della sanità pubblica in Arabia Saudita hanno chiesto ai pellegrini in visita ai luoghi sacri di indossare maschere nei luoghi affollati per fermare la diffusione del coronavirus MERS.
Il Ministero della Salute, inoltre, consiglia agli anziani e a coloro che hanno problemi di salute di rinviare il pellegrinaggio. I dati riguardanti il coronavirus, ad oggi, parlano di 38 decessi in Arabia Saudita. Per questo, in vista del pellegrinaggio di Hajj, previsto per il mese di ottobre, in cui si prevede che milioni di musulmani visiteranno l’Arabia Saudita,il Ministero della Salute ha ritenuto opportuno divulgare linee guida per contenere il contagio della malattia.
Altre indicazioni riguardano l’igiene personale, l’uso di fazzoletti quando si tossisce o starnutisce e le vaccinazioni, ove possibili e necessarie.
La MERS (sindrome respiratoria mediorientale) è comparsa nella penisola arabica nel settembre 2012.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha finora confermato un totale di 80 casi di infezione, inclusi 44 decessi in tutto il mondo.
Ad anziani e malati cronici non saranno rilasciati i visti per il pellegrinaggio.
Anche le persone con deficit immunitario, i bambini e le donne incinte, sono sulla lista delle misure preventive.
La decisione saudita viene dopo che l’OMS ha convocato riunioni di emergenza la scorsa settimana, in relazione alle preoccupazioni sull’impatto del pellegrinaggio alla Mecca.
L’OMS non ha raccomandato restrizioni per i viaggi, ma consiglia ai paesi di monitorare le infezioni delle vie respiratorie che presentano particolari resistenze.
La MERS è infatti un’infezione polmonare che causa febbre, tosse e difficoltà di respirazione, che si concludono rapidamente con insufficienza renale.
Intanto due giorni fa le autorità sanitarie degli Emirati Arabi hanno annunciato che un uomo di 82 anni, il primo caso registrato in quei luoghi, è stato contagiato dalla MERS. Il cittadino è in cura in un ospedale della capitale, Abu Dhabi.
A maggio scorso in Francia un uomo di 65 anni, è stato ricoverato con una diagnosi da coronavirus dopo una vacanza a Dubai.