Gaianews

Donne con celiachia più a rischio depressione e disturbi alimentari

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 01.01.2012

PaneLe donne celiache hanno più probabilità di soffrire di depressione e disturbi alimentari, anche quando seguono una dieta priva di glutine, secondo una nuova ricerca.

Le persone affette da celiachia, una reazione autoimmune al glutine presente negli alimenti, spesso soffrono di dolori addominali, costipazione, riduzione dell’appetito, diarrea, nausea e vomito. La malattia è in genere controllata evitando cibi con glutine, come frumento, orzo e segale.

“E’ facile constatare che le persone che non seguono una dieta per gestire la malattia possono soffrire spesso di disturbi e, di conseguenza, essere più stressate e con più alti tassi di depressione”, ha detto Josh Smyth, professore di salute e medicina presso la Biobehavioral Penn State University negli Stati Uniti.

“Ma i ricercatori non avevano mai attentamente verificato se le persone affette da celiachia ma che gestiscono la malattia attraverso una dieta senza glutine presentino comunque un rischio”.

Smyth e colleghi, tra cui ricercatori della Syracuse University e la Drexel University, hanno coinvolto 177 donne americane con diagnosi di celiachia.

Il sondaggio ha verificato i livelli di aderenza ad una dieta priva di glutine e ha valutato i vari sintomi della malattia per quanto riguarda l’interferenza con la vita quotidiana, la gestione delle situazioni di stress, i sintomi di depressione clinica e la frequenza di pensieri e comportamenti associati con l’alimentazione e con la propria immagine corporea.

“Abbiamo scoperto che la maggior parte delle partecipanti che seguivano una dieta priva di glutine era legata a maggiore vitalità, minore stress, diminuzione dei sintomi depressivi e maggiore salute emotiva generale”, ha detto Smyth.

“Tuttavia, anche le donne che gestivano la loro malattia presentavano tassi più elevati di stress, depressione e una serie di problemi riguardanti l’immagine corporea, il peso e la forma, rispetto alla popolazione generale”.

E’ comprensibile che le donne con celiachia tendano a soffrire di disturbi alimentari, poiché la gestione della malattia impone loro di prestare molta attenzione a cosa e come mangiano, ha osservato Smyth. “Quello che non sappiamo è cosa conduce ad eventuali disturbi e in quali circostanze”, ha detto.

“E’ probabile che la malattia, lo stress, il peso, la forma e i problemi alimentari e di depressione siano interconnessi. Ma non sappiamo se le donne che sono più stressate e sono affette da celiachia hanno maggiori probabilità di sviluppare disturbi alimentari e, come conseguenza, diventano depresse, o se le donne con celiachia sono depresse e, quindi, diventano stressate, il che le porta a disturbi alimentari.”

I risultati del team potrebbero avere implicazioni anche per le persone con allergie alimentari e morbo di Crohn, una forma di malattia infiammatoria intestinale.

“Penso che abbiamo bisogno di educare i pazienti al momento della diagnosi e subito dopo delle difficoltà, e magari fornire le strategie per gestire al meglio la malattia. Io penso che si debba aiutare i pazienti non solo ad affrontare la malattia, ma anche a affrontare gli aspetti psicologici, sociali e comportamentali di essa, in quanto possono influenzare gli esiti della malattia e il benessere dei pazienti.”

I risultati dello studio sono stati pubblicati online e appariranno in un prossimo numero di Chronic Illness.

© RIPRODUZIONE RISERVATA