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Fumo, farmaco allo studio a Verona blocca la dipendenza nei topi

Un farmaco sperimentale che blocca i recettori del cervello che alimentano il desiderio di nicotina ha dato risultati molto incoraggianti nei ratti e nei babbuini

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 15.09.2012

Un farmaco sperimentale che blocca i recettori del cervello che alimentano il desiderio di nicotina ha dato risultati molto incoraggianti nei ratti e nei babbuini dipendenti dalla sostanza. Lo hanno scoperto i ricercatori del Centro Aptuit per le droghe a Verona, precedentemente di proprietà della multinazionale GlaxoSmithKline.

Gli scienziati dicono che il farmaco potrebbe aiutare le persone dipendenti dalle sigarette a smettere di fumare per sempre.

Il farmaco candidato, chiamato GSK598809, appartiene ad una classe di composti che bloccano uno specifico tipo di recettore della dopamina in aree chiave del cervello legate al tabagismo.

Donne e fumo

Il principio attivo è già pronto per studi clinici in fase iniziale negli esseri umani, ha detto Manolo Mugnaini, un ricercatore presso il Centro Aptuit.

Il farmaco è stato originariamente sviluppato da GSK, ma la casa farmaceutica britannica ha deciso nel 2010 di porre fine agli investimenti in alcune aree di ricerca, bloccando gli studi sul promettente farmaco. Il composto è ora parte di un progetto di ricerca che prevede scansioni cerebrali con la tomografia per esplorare i meccanismi cerebrali alla base di impulsività, stress e dipendenza.

Studi precedenti hanno dimostrato che la nicotina nel fumo di tabacco aumenta il rilascio della dopamina nelle aree del cervello atte a svolgere un ruolo chiave per generare la dipendenza nei fumatori.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità dice che esiste circa un miliardo di fumatori in tutto il mondo.

Mugnaini ha detto che i test sugli animali funzionano molto bene, bloccando i recettori della dopamina nel cervello.

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