L’ictus potrebbe essere scatenato dalle presenza di altre patologie. E’ quello che risulta da uno studio tutto italiano condotto grazie alla collaborazione di 13 centri del sonno.
La presenza delle apnee del sonno e del forame ovale, potrebbe essere la causa dell’ictus.
Le apnee del sonno, che colpiscono circa il 4% della popolazione italiana di mezza età, consistono in episodi di ostruzione delle alte vie respiratorie. Il sintomo più evidente sui pazienti che però spesso non lo collegano al disturbo è la sonnolenza diurna. Gli effetti più importanti, invece, arrivano sull’ossigenazione del sangue, sulla pressione arteriosa e sulla frequenza cardiaca.
Il forame ovale invece è la anormale comunicazione fra l’atrio destro e quello sinistro. Di solito non crea problemi ed è caratteristica di una persona su quattro. Questa caratteristica però, in alcuni casi può portare ad un fenomeno chiamato embolia paradossa: cioè un coagulo che passa dal sistema venoso a quello arterioso. Quando una persona ha un ictus è molto difficile capire se questo possa avere a che fare con il forame ovale.
Ciò che è stato osservato è che potrebbero essere proprio le apnee del sonno a comportare uno sbalzo di pressione nell’atrio destro e quindi un salto del sangue venoso.
Secondo lo studio chi ha avuto un ictus durante il sonno ha una probabilità doppia di essere affetto da apnee del sonno e di avere un’apertura del forame ovale.
Avere entrambi i fattori può essere considerata una causa alla quale si può rimediare: in entrambi i casi si può, per la maggior parte dei casi, intervenire. Le cause dell’ictus sono ad oggi sconosciute per il 30-40%.