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OMS, niente panico per influenza aviaria in Cina

Un nuovo ceppo di influenza aviaria in Cina ha contagiato 21 persone e ne ha uccise 6, ma per l'OMS non è il caso di creare panico

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 08.04.2013

L’Organizzazione Mondiale per la Sanità ha fatto sapere oggi che un ceppo di influenza aviaria, H7N9, rilevato per la prima volta sugli esseri umani nella Cina orientale, che ha infettato 21 persone e ne ha uccise 6, non è al momento motivo di grave preoccupazione. Anzi l’OMS ha apprezzato gli sforzi messi in atto dal Governo cinese che ha abbattuto decine di migliaia di uccelli ed ha avviato un serio monitoraggio delle persone che potrebbero essere state potenzialmente contagiate.

Aviaria_uccelli

“Finora, abbiamo solo sporadici casi di una malattia rara, e forse rimarrà così. Quindi non il momento di avere una reazione eccessiva o di panico”, ha detto Michael O’Leary, rappresentante dell’OMS in Cina.

Le autorità cinesi, dal canto loro, sono fiduciose di poter contenere l’influenza.

“Si tratta di un numero relativamente basso di casi gravi, con implicazioni sulla salute personale, ma non sulla salute pubblica”, ha spiegato O’Leary ai giornalisti in una conferenza stampa congiunta con il governo cinese. Ma ha anche aggiunto che le informazioni sul virus sono ancora incomplete.

“Non possiamo contare su informazioni provenienti da altri virus. H7N9 è un nuovo virus negli esseri umani e il modello che ne consegue non può essere previsto dai modelli che abbiamo di altri virus influenzali”, ha detto O’Leary.Inoltre non ci sono casi al di fuori di quelli cinesi.

Al momento sono 621 le persone monitorate e sono coloro che sono a rischio contagio per essere venute a contatto con le persone che ora sono malate. Nessuno di coloro che sono monitorati ha mostrato segni di influenza.

“Negli ultimi anni, ci sono stati enormi cambiamenti nel nostro sistema di epidemia nazionale, in particolare la nostra salute capacità di risposta all’emergenza”, ha detto Liang Wannian direttore dell’ufficio di controllo per l’ H7N9.

Secondo l’opinione pubblica e alcuni giornali però, le autorità non sono state abbastanza celeri nel denunciare i casi di influenza, soprattutto alla luce del fatto che due delle vittime si sono ammalate in febbraio.

E l’influenza ha avuto anche degli effetti economici: infatti le azioni delle compagnie aeree sono cadute in Europa e ad Hong Kong per il timore che il nuovo virus potrebbe causare una situazione simile a quella della SARS,che nel 2002 uccise 800 persone delle 8000 contagiate. Allora le autorità cinesi non resero subito pubblica l’epidemia.

In questo caso el autorità si difendono affermando che era prima necessario identificare correttamente il virus.

Fonte: Reuters

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