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Papilloma virus: procedono i vaccini per eradicare il tumore della cervice

''E' necessario sensibilizzare, oltre alla classe medica, le ragazze e i genitori residenti nelle aree territoriali dove sono ancora assenti o poco presenti programmi di informazione e screening"

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 24.01.2013

Il Papilloma virus, in alcuni dei suoi tipi più pericolosi, può causare tumori in diversi siti del corpo, fra questi anche quello della cervice. Anche contro questo tumore, in Italia è partito un progetto europeo per la vaccinazione delle adolescenti. Capofila del progetto è l’O.N.Da (Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna).

Vaccino contro papilloma virus

Sono 3500 i nuovi casi di Papilloma virus in Italia ogni anno. I modi per combatterlo sono soprattutto 3: il Pap Test, l’Hpv Test e il vaccino contro il papilloma. Il progetto europeo O.N.Da che coinvolge Lettonia, Bulgaria, Romania, Grecia, Repubblica Ceca, Cipro, Slovacchia, Slovenia, Ungheria e Polonia, si occupa proprio dei vaccini contro il Papilloma virus.

In Italia, la Regione Toscana è stata la prima a varare un nuovo protocollo per effettuare l’HPV Test ogni 5 anni (invece che 3 come il PAP Test).

Walter Ricciardi, Direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica, Policlinico Gemelli di Roma ha spiegato ”Alla scadenza della campagna vaccinale contro il Papilloma Virus è stata raggiunta una copertura per 3 dosi del 70% da 11 Regioni per la coorte di nascita 1997, da 9 Regioni per la coorte di nascita 1998 e da 5 Regioni per la coorte di nascita 1999. Ma l’obiettivo posto dall’attuale Piano Nazionale della Prevenzione Vaccinale 2012-2014 indica una copertura vaccinale per 3 dosi di vaccino del 70%, 80% e 95% nelle dodicenni a partire, rispettivamente, dalla coorte del 2001, del 2002 e del 2003”. Più in dettaglio, ”si registrano Regioni, come la Puglia e la Toscana – aggiunge Michele Conversano, Presidente SItI – Società Italiana di Igiene – in cui sono state completate le coorti dei 12 e 16 anni e l’obiettivo è raggiungere la fascia dei 21 e 25 anni. In altre, vorremmo arrivare a una seconda coorte da vaccinare oltre quella delle 12enni”.

”La malattia potrebbe addirittura scomparire tra le nuove generazioni se solo si seguissero tutti i protocolli già a nostra disposizione, che si basano non sulla diagnosi precoce, ma proprio sulla prevenzione. E’ vero che in Italia si registrano ancora 3.500 nuovi casi all’anno, ma è uno dei tumori sui quali la ricerca ha registrato i maggiori successi – afferma Mario Sideri, Direttore Unità di Ginecologia Preventiva, Istituto Europeo di Oncologia di Milano -. Abbiamo a disposizione un vaccino contro il virus responsabile di questo tipo di cancro, il Papilloma Virus, ma ancora oggi sia le donne che gli operatori medici sono impreparati sul tema, c’e’ una barriera nella comprensione dei nuovi strumenti”.

”E’ necessario sensibilizzare, oltre alla classe medica, le ragazze e i genitori residenti nelle aree territoriali dove sono ancora assenti o poco presenti programmi di informazione e screening – sottolinea Ricciardi – con un programma di informazione che utilizzi un linguaggio semplice, ma efficace”.

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