E’ davvero un luogo comune che gli uomini tendano ad esagerare quando si prendono un’influenza ?
No, secondo il parere delle donne. E’ sufficiente qualche linea di febbre perché il loro uomo si metta a letto e si riduca in un penoso stato da moribondo.
Quante volte ci siamo sentiti ripetere “Dai, non fare il tragico! Qualsiasi donna sopporta una banale influenza meglio di te”?
Beh! sembra proprio che questi comportamenti non siano semplici luoghi comuni.
Al contrario, l’uomo tollererebbe realmente molto meno della donna i sintomi influenzali, ma non per un atteggiamento psicologico. Le donne sarebbero infatti molto più resistenti all’influenza rispetto agli uomini, grazie ai propri estrogeni e ai loro effetti antivirali.
Questo è quanto è emerso da uno studio pubblicato sull’American Journal of Phisiology.
Il team degli studiosi, composto da ricercatori della John Hopkins University di Baltimora, dopo aver prelevato cellule epiteliali dalle cavità nasali di uomini e donne, ha analizzato con accuratezza l’effetto degli estrogeni sul ciclo di replicazione del virus dell’influenza.
Per la precisione, in questo esperimento si è utilizzata l’influenza di tipo A.
Gli estrogeni sono ormoni femminili che presiedono allo sviluppo ed alla regolazione del sistema riproduttivo femminile, ma che hanno un ruolo anche nello sviluppo di giovani maschi.
Per dimostrare come possano aggravarsi i sintomi dell’influenza negli uomini, a fronte di una minore presenza di estrogeni, le cellule nasali non infettate sono state dapprima esposte ad estrogeni e ad una classe di farmaci, i cosiddetti modulatori del recettore degli estrogeni o SERM, e quindi esposte al contatto con i virus dell’influenza.
Le cellule esposte da 72 a 24 ore prima dell’infezione hanno mostrato una resistenza maggiore rispetto alle normali cellule maschili.
I ricercatori hanno dedotto che gli estrogeni femminili hanno capacità antivirali, probabilmente in virtù della loro capacità di ridurre il tasso metabolico delle cellule; capacità che rallenterebbe anche la replicazione del virus influenzale.
La persona infettata quindi accuserebbe meno i sintomi della malattia e risulterebbe anche meno contagiosa.
Sabra L. Klein, autrice dello studio e professore associato nei Dipartimenti di Microbiologia molecolare e Biochimica e Biologia molecolare presso la Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health, sottolinea che “finora gli estrogeni sono stati usati in modo terapeutico nel trattamento dell’infertilità e della menopausa”.
“Ora” – spiega la ricercatrice – “questi ormoni potrebbero essere usati anche per proteggere dall’influenza”.