E’ avvenuta per la prima volta in Italia una fecondazione a cui sono seguiti una gestazione e un parto, dopo una vitrificazione degli ovuli. Un bimbo è nato lo scorso 26 ottobre e goda di ottima salute così come sua madre.
L’intera operazione è stata curata dai Centri Genera, che hanno sede a Roma presso la Clinica Valle Giulia. Il bimbo è nato invece a Milano.
La vitrificazione è una tecnica considerata fino a poco tempo fa come sperimentale, che oggi invece viene considerata normale. Si tratta del congelamento degli ovociti quando una donna, come nel caso di una diagnosi oncologica, dovendosi sottoporre a trattamenti aggressivi, decide di congelare degli ovociti per preservare la propria futura fertilità.
La vitrificazione degli ovuli viene fatta dopo una stimolazione ormonale che induce la crescita multipla dei follicoli che permette il prelievo degli ovociti.
“Madre e figlio stanno bene” ha dichiarato il Dott. Filippo Maria Ubaldi, Responsabile Clinico dei Centri Genera strutture di medicina della riproduzione, la cui sede di Roma presso la Clinica Valle Giulia ha assistito la donna durante l’intera procedura.
Il caso in questione comincia nel 2008 con una diagnosi di carcinoma ovarico border line. La signora decise allora di congelare i propri ovociti presso il laboratorio GENERA, all’avanguardia nel mondo per questo tipo di operazione.
Quest’anno la donna, dopo aver superato con successo la malattia, è tornata per sottoporsi ad impianto di un embrione ottenuto dalla fecondazione degli ovociti criopreservati 5 anni prima.
“E’ un giorno di grande felicità per il nostro staff ma anche una data storica per la medicina della riproduzione italiana che conferma il suo primato europeo nella crioconservazione ovocitaria”, dichiara Rienzi.
Il prossimo 29 novembre sarà dedicato a questo evento e ai progressi ad esso connessi un convegno organizzato dal centro GENERA di medicina della riproduzione della Clinica Valle Giulia, a Roma.
La vitrificazione può essere una soluzione per preservare la fertilità anche nel caso di patologie ginecologiche come l’endometriosi severa, interventi chirurgici invasivi alle ovaie, storia familiare di esaurimento ovarico precoce, oppure anche quando si decide, per vari motivi, di posticipare la gravidanza.