Una miniera di 47 denti fossili umani rinvenuti in una grotta nel sud della Cina induce a riscrivere la storia delle prime migrazioni dall’Africa della nostra specie, provando che Homo sapiens sarebbe vissuto in Asia molto prima di quanto precedentemente ipotizzato e comunque molto prima che in Europa.
I denti scoperti, appartenenti a13 individui, sono stati datati tra gli 80mila e i 120mila anni e costituiscono indubbiamente la prima prova della presenza di esseri umani moderni fuori dall’Africa.
I denti provengono dal sito della Grotta Fuyan nella Contea di Hunan Daoxian, nel sud della Cina, e sono collocabili da 30 a 70mila anni prima della comparsa di Homo sapiens nel Mediterraneo orientale o in Europa.
“Finora, la maggior parte della comunità scientifica internazionale ha ritenuto che Homo sapiens non sia stato presente in Asia prima di 50mila anni fa”, afferma Wu Liu, dell’Istituto di Paleontologia dei vertebrati e Paleoantropologia presso l’Accademia Cinese delle Scienze.
La nostra specie fa la prima comparsa in Africa orientale circa 200mila anni fa, poi si diffonde nelle altre parti del mondo, ma sia i tempi che i movimenti di queste migrazioni non sono ancora del tutto chiari.
La paleoantropologia Maria Martinon-Torres, dell’University College di Londra, afferma che la nostra specie giunse nel sud della Cina decine di migliaia di anni prima di aver colonizzato l’Europa. Secondo la studiosa, non si trattò di una scelta ‘voluta’, ma piuttosto da qualche evento che costrinse i nostri antenati a ripiegare lungo le coste asiatiche forse per la presenza in Europa dei nostri ‘cugini’, i Neanderthal o per le dure condizioni climatiche in cui versava il nostro continente. O magari da entrambi i fattori.
“L’attuale scoperta suggerisce che Homo sapiens è presente in Asia molto prima rispetto ai supposti 50mila anni dell’ipotesi ‘Out of Africa’”, commenta Martinon -Torres.
Liu osserva che i denti fossili sono due volte più vecchi dell’età che si era supposto per la presenza di esseri umani moderni in Asia.
“Ci auguriamo che la nostra scoperta dei fossili umani a Daoxian faccia capire che l’Asia orientale è un punto chiave per l’origine e l’evoluzione degli esseri umani moderni”, afferma Liu.
Martinon –Torres replica che alcune migrazioni dall’Africa sarebbero state etichettate come ‘dispersioni fallite’. Fossili di grotte israeliane indicano che gli esseri umani moderni avrebbero raggiunto le ‘porte d’Europa’ già 90mila anni fa, peraltro ‘senza riuscire ad entrare’.
Gli ostacoli avrebbero potuto essere molti. Dalla presenza dei Neanderthal, che avevano occupato l’Europa per centinaia di migliaia di anni, all’imprevisto brusco impatto con un clima rigido, la cui barriera avrebbe potuto benissimo deviare le popolazioni migranti verso le più temperate regioni dell’est.