Un reperto di plesiosauro riscrive la storia dell’evoluzione di questi enormi rettili marini. Le ossa fossili del gigantesco rettile marino dal lungo collo, che popolava i mari dell’era dei dinosauri, mostrano che l’animale aveva risolto un bel problema riproduttivo che affligge tutti gli animali marini, ossia come partorire la propria prole, in modo assolutamente moderno. Alcuni ricercatori hanno infatti scoperto che questo gigantesco rettile non deponeva le uova come le odierne tartarughe o come i coccodrilli, ma partoriva i figli già vivi e in grado di nuotare.
Questo abitante degli antichi mari – come le balene e i delfini moderni, che però sono mammiferi – a quanto pare dava alla luce i loro piccoli sott’acqua uno alla volta, e potrebbe avere anche avuto cure parentali nei confronti della prole, dicono gli scienziati.
Se la ricerca fosse confermata il plesiosauro, questo il nome dell’antico rettile marino vissuto circa 78 milioni di anni fa, differirebbe notevolmente da molte altre creature del mondo dei rettili marini dell’epoca, che davano alla luce una dozzina o più di piccoli alla volta. Il plesiosauro è il primo a mostrare le prove di un parto singolo e solo in acqua, secondo i paleontologi.
Si risolve anche un mistero circa l’animale, di cui non era mai stato trovato un nido a terra, dimostrando che la specie era una creatura esclusivamente marina e che quindi non ha mai deposto uova sulla terra, secondo Luis Chiappe del Dinosaur Institute presso il Museo di Storia Naturale di Los Angeles e Robin e F. O’Keefe della Marshall University a Huntington.
Le loro conclusioni verranno pubblicate oggi sulla prestigiosa rivista Science.
Gli scienziati hanno inoltre scoperto che le ossa dell’esemplare analizzato erano quelle di una madre chiaramente incinta. Le ossa dell’enorme plesiosauro sono state rinvenute circa 25 anni fa in un ranch del Kansas.
I plesiosauri erano quindi vivipari, il che significa che invece di produrre le uova e poi covarle, davano vita ad un singolo individuo che si era sviluppato all’interno del corpo della madre. Pochi altri rettili antichi erano vivipari, ma i loro fossili hanno dimostrato che producevano ben 18 o 19 bambini alla volta, secondo Chiappe e O’Keefe.
Chiappe e O’Keefe hanno calcolato che al momento della gravidanza l’animale era lungo circa 15 metri e il suo feto era già lungo circa cinque metri.
Chiappe e O’Keefe hanno paragonato i plesiosauri ai moderni rettili terrestri come gli scinchi occidentali della California che “come i mammiferi mostrano comportamenti sociali.” La strategia riproduttiva dei plesiosauri, hanno detto i ricercatori, è un ottimo esempio di come l’evoluzione ha portato alla nascita di grandi animali che si riproducono lentamente, sia tra i rettili che tra i mammiferi.
Lo scheletro dell’antico animale è ora in mostra presso il Dinosaur Institute del museo di Los Angeles, dove Chiappe è direttore.