Il Sole è quasi perfettamente rotondo, ed è l’oggetto più vicino alla sfera perfetta mai misurato prima. Se fosse scalato alla dimensione di un pallone da spiaggia, sarebbe così tondo che la differenza tra il diametro più largo e quello più stretto sarebbe molto inferiore alla larghezza di un capello umano.
Il Sole ruota ogni 28 giorni, e poiché non ha una superficie solida, la forza centrifuga generata da questa rotazione dovrebbe leggermente schiacciarlo ai poli.
Questo minuscolo appiattimento è stato studiato con molti strumenti per quasi 50 anni, al fine di determinare la rotazione del Sole, in particolare la rotazione di sotto della sua superficie, che non possiamo vedere direttamente.
Ora Jeff Kuhn e Isabelle Scholl (dell’Istituto di Astronomia dell’Università delle Hawaii a Manoa), Rock Bush (Stanford University), e Marcelo Emilio (Universidade Estadual de Ponta Grossa, Brasile) hanno utilizzato lo strumento Helioseismic and Magnetic Imager (HMI) a bordo del satellite della NASA Solar Dynamics Observatory per ottenere quello che credono sia la risposta definitiva – e sconcertante.
Poiché non c’è atmosfera nello spazio per distorcere l’immagine che ci arriva dal Sole, i ricercatori sono stati in grado di usare la sensibilità elevatissima dell’HMI per misurare la forma solare con una precisione senza precedenti. I risultati indicano che se il Sole fosse ridotto ad una palla di un metro di diametro, il suo diametro equatoriale sarebbe solo 17 milionesimi di metro maggiore del diametro lungo il suo asse Nord-Sud, ossia il suo asse di rotazione.
Hanno anche scoperto che l’appiattimento solare è costante nel tempo e troppo piccolo per concordare con le ipotesi dei ricercatori sulla velocità superficiale di rotazione. In alte parole, le ipotesi sulla deformazione della sfera solare per effetto della velocità di rotazione superficiale sono da rivedere. Gli scienziati suggeriscono che altre forze sotterranee, come il magnetismo solare o qualche tipo di turbolenza, può influenzare più del previsto la forma del Sole.
Kuhn, il capo della squadra e primo autore di un articolo pubblicato oggi su Science Express, ha detto: “Per anni abbiamo creduto che le variazioni nelle nostre misurazioni ci stavano dicendo che anche la forma del Sole potesse fluttuare, ma questi nuovi risultati dicono qualcosa di diverso. Mentre quasi tutto il resto del Sole cambia, ad esempio il suo ciclo di 11 anni di macchie solari, la sua forma resta costante.”