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Cassini effettua ultimo fly-by di una delle lune di Saturno, Iperione

Scritto da Silvia Buda il 16.06.2015

Il pianeta Saturno ha ben 62 satelliti naturali finora conosciuti, tra cui Iperione, che prende il nome di uno dei dodici titani, figli di Urano e di Gea. Scoperto nel 1848, Iperione è già stato visitato dalla sonda Cassini in due diverse occasioni: il 26 settembre 2005, da una distanza record di soli 505 km, e nel 2010. Il prossimo incontro della Cassini è previsto per oggi 16 giugno, giorno in cui la sonda è passata a soli 516 km dalla superficie ghiacciata di Dione.

I dati inviati a terra dall’ultimo fly-by della sonda Cassini hanno confermato che la superficie del satellite Iperione presenta innumerevoli crateri da impatto, la cui formazione è facilitata dalla sua bassa densità e considerando che la sua struttura è molto spugnosa e porosa, ogni corpo cosmico che collide con la sua superficie forma un profondo cratere.

Dal confronto delle immagini, si è potuto osservare che i territori fotografati quest’anno corrispondono quasi completamente a quelli già visti più da vicino nel 2005.

Iperione, ha una bassa densità, poco più della metà della densità dell’acqua, è un oggetto dalla struttura porosa e costituito per lo più da ghiaccio d’acqua, con una piccola percentuale di rocce. Si tratta del corpo irregolare più grande finora conosciuto del Sistema Solare che ha una rotazione caotica. Le immagini riprese dalla sonda Voyager 2 hanno, infatti, mostrato che la rotazione di Iperione è caotica, ossia che il suo asse di rotazione si sposta in maniera imprevedibile con il passare del tempo.

Le cause della sua rotazione caotica sono numerose.

Una è la forte irregolarità della forma di Iperione che ha una orbita fortemente eccentrica, caratteristica che lo porta ad avvicinarsi periodicamente a Titano, un satellite con cui si trova in risonanza orbitale 3:4. Quando Iperione compie tre orbite attorno a Saturno, Titano, che è più vicino al pianeta, ne compie invece, una in più, cioè quattro. Inoltre, Iperione ha una superficie scura, a differenza della maggior parte dei satelliti naturali di Saturno, Iperione ha una bassa riflettività che è del 30%. Una causa di questa riflettività così bassa potrebbe essere dovuta all’anidride carbonica congelata mista a idrocarburi, oppure potrebbe essere che si tratti di materiale scuro proveniente dall’altro satellite Febe, che può aver scurito la superficie. Infatti, Iperione ha una colorazione più rossa di quella di Febe.

Tuttavia, entro la fine dell’anno, Cassini abbandonerà per sempre la sua orbita equatoriale attorno a Saturno e dovrà salutare per sempre le lune del pianeta. Per la sonda inizierà un lungo anno di preparazione tecnica in vista del 2017, anno in cui Cassini dovrà attraversare gli anelli di Saturno per entrare nell’atmosfera del pianeta, questa sarà l’ultima missione della sua lunga carriera durata per ben 20 anni.

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